BASTIDA- Un buon Bastida viene punito da un Vistarino cinico

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Sconfitta casalinga per i biancorossi

BASTIDA - Un copione ormai consolidato.  Il Bastida mantiene la supremazia territoriale, controlla la gara e spreca, mentre gli avversari si dimostrano cinici. Anche nel confronto casalingo con il Vistarino , i biancorossi hanno ben figurato come prestazione, ma il risultato li ha penalizzatI.

"COME GIA' SUCCESSO  nelle ultime gare, con Voghera e Atletica del Po, abbiamo giocato una buona gara, con un ottimo palleggio e mettendo in area tantissimi cross, ma ci è mancata la zampata. Il problema a livello realizzativo c’è e non si può nascondere, ci vuole più cattiveria in zona gol. Poi gli avversari ripartono in contropiede e ci fanno gol, come nel caso di ieri. In particolare il secondo gol del Vistarino, a inizio secondo tempo, si poteva evitare.  Come impegno, ai ragazzi non possiamo imputare niente, anche ieri sono stati eccezionali. Ieri poi può anche aver influito il campo, a maggior ragione per  noi che dovevamo recuperare, era diventato molto pesante e non ci ha agevolato”, dichiara il direttore sportivo biancorosso Alberto Albini.

IL VISTARINO , che ha agganciato l’Assago al secondo a 41 punti , ma i milanesi ieri non hanno giocato, ha confermato la sua forza:” E’ una squadra concreta, con buone individualità davanti e un buon equilibrio generale. In più hanno tanto entusiasmo per l’ottima stagione che stanno vivendo”. Ora , per non perdere troppo contatto dalla zona playoff, il Bastida è chiamato ad un pronto riscatto:” Dobbiamo cercare di vincere le prossime tre gare – spiega il ds Albini- se vogliamo restare agganciati al trenino delle prime. La speranza è di recuperare Gabba e Lombardi, giocatori importanti per la nostra rosa. Per le prossime gare, preferirei vedere una squadra meno bella , ma più pragmatica nel portare a casa i tre punti. Nelle ultime tre partite , abbiamo giocato per 70’ nella metacampo degli altri e abbiamo raccolto un solo punto, una situazione che certamente non ci può andar bene”.

ALESSANDRO QUAGLINI