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Cultura - Giovedì, 09 Settembre 2021 07:42

VOGHERA - Madonna del Soccorso, restauro finito. Domani sera la presentazione

gruppo duomoVOGHERA - Domani sera, alle ore 20.30, presso il Duomo di Voghera verrà presentato l’avvenuto restauro del dipinto attribuito alla Madonna del Soccorso. Realizzato da Autore sconosciuto e databile attorno al 1300, il dipinto è collocato nella Cappella della navata sinistra del Duomo di Voghera. Il restauro conservativo è stato realizzato dalla Ditta Pontiroli Gianvittorio - Colombo Chiara.

 

ECCO TUTTI GLI INTERVENTI

Come si può attribuire l’immagine al titolo di Madonna del Soccorso?
Il bastone che tiene in mano la Vergine, la figura dell’infante che non rappresenta il bambino Gesù, ma una bambina e la presenza del demonio confermano l’attribuzione dell’affresco all’iconografia della Madonna del Soccorso.
Già il Morgari agli inizi del 1900 affrescò la volta sopra l’altare (dove è collocata l’opera restaurata) dedicando la vela centrale alla figura della Madonna del Soccorso intravedendo nel dipinto incastonato nell’altare sottostante elementirestauro duomo verticale costitutivi della particolare iconografia mariana.

 

Come ci verrà ricordato, la sera dell’inaugurazione, dalla Ditta restauratrice si è partiti da questa analisi dello stato di conservazione dell’opera.

Ad un’attenta analisi il dipinto si presentava annerito da polveri e inquinanti.
La superficie era quasi completamente ricoperta da uno spesso strato di vernice (flatting) ingiallita e con varie colature che segnavano il dipinto.
Il materiale incoerente con gli strati pittorici sottostanti, causava la screpolatura e il distacco del film pittorico, compromettendo sia la lettura sia la tenuta del film stesso.

La campitura di blu dello sfondo e i raggi dorati dipinti erano stati stesi sopra ad altri due strati di colore sovrapposti all’affresco originale. Questi erano visibili sui lati del dipinto, dove era presente una significativa traccia riferibile probabilmente alla figura del Demonio.

La raggiera a rilievo, in parte sollevata e in fase di distacco, era con molta probabilità stata applicata successivamente al dipinto originale.
Anche la luna realizzata con un sottile strato d’intonaco in seguito verniciato, era fortemente crettata e annerita.

La base del dipinto presentava notevoli lesioni profonde che determinavano lo stacco dell’intero strato sia pittorico sia dell’intonaco dalla struttura muraria.

Erano ben visibili numerosi chiodi apposti sul dipinto forse a sostegno di addobbi devozionali. Erano presenti anche due coroncine metalliche incoerenti con il dipinto originale, inchiodate sopra i volti della Madonna e dell’infante.

Verranno poi descritti i procedimenti tecnici e le varie fasi del restauro.

Come da progetto approvato, l’intervento è stato eseguito nelle seguenti fasi:
Prima fase:
messa in sicurezza delle zone in pericolo di distacco creando un supporto in appoggio della trave sottostante il dipinto.
Ripristino dell’adesione dell’intonaco alla sottostante struttura muraria tramite l’apposizione di malta da iniezione.
Sigillatura delle lesioni con malta legante a base di calci naturali.

Seconda fase:
rimozione di tutti i chiodi presenti oltre che delle corone.

Terza fase:
intervento sulle zone a sfondo dell’immagine evitando le figure principali.
Eliminazione dello strato di vernice (flatting).
Rimozione dei raggi a rilievo presenti sui due lati inferiori del manto della Madonna.
Rimozione delle pitture incoerenti.
Pulitura a impacco.
L’intervento sopra descritto ha portato alla luce il dipinto originale comprendente un paesaggio di sfondo che incornicia sul lato destro il Demonio e sull’estremo lato sinistro la figura non completa di un prelato, segno che il dipinto fosse di dimensioni più estese.
Consolidamento della superficie pittorica.
Sigillatura delle lesioni e dei fori.
Integrazione pittorica delle lacune eseguite con colori reversibili.

Quarta fase:
intervento sul manto blu della Madonna con l’eliminazione della vernice (flatting).

Quinta fase:
approfondimenti e ulteriori indagini richiesti dall’organo di tutela.
Riflettografia-
Tasselli di pulitura per la ricerca dell’affresco originale eseguiti in corrispondenza delle figure della Madonna e dell’infante.
Tasselli stratigrafici eseguiti sul volto e sul manto della Madonna e sul manto dell’infante. (richiesti dalla soprintendenza)

Tali interventi di approfondimento diagnostico hanno evidenziato la presenza del dipinto originale sottostante e il buon stato di conservazione del film pittorico.
Le ultime porzioni di approfondimento sono state poi annullati con stesura di pittura ad acquarello.

Tutte le fasi sono state approvate ed autorizzate dalla soprintendenza.

L’intero costo del restauro della Cappella e dell’affresco della Madonna del Soccorso, è stato sostenuto del Gruppo Gheron s.r.l., società fondata da Sergio, Massimo, Graziella Bariani e Eros Bedeschi, che rappresenta uno dei principali gruppi italiani operante nel settore socio sanitario con la gestione di una pluralità di strutture sanitare complesse in tutto il nord e centro Italia.

Per l’importanza dell’Opera e per la grande devozione che da sempre i fedeli di Voghera (ma non solo!) riservano a questa effige della Vergine, la serata di venerdì non ci offrirà la sola inaugurazione e presentazione dei restauri con tutti i doverosi interventi per celebrare cotanto restauro, ma ci permetterà di vivere anche un momento comunitario di preghiera mariana presieduta da Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Vittorio Francesco VIOLA, Segretario della Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti – Arcivescovo/Vescovo Emerito di Tortona.

 

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