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Politica - Venerdì, 17 Febbraio 2012 12:26

PAVIA - Amianto, ora se ne parla in Regione

Incontro chiesto dalla Provincia


PAVIA L'assessore all'Ambiente della Provincia di Pavia, Alberto Lasagna, incontrerà il collega regionale Daniela Belotti, per parlare delle problematiche relative all'amianto. All'incontro parteciperà anche la provincia di Lodi.

 

SODDISFATTO DELL’INCONTRO - “Sono soddisfatto che le province lombarde – sottolinea il Presidente della Provincia di Pavia, sen. Daniele Bosone – abbiano accolto la richiesta sollecitata dall’assessore Lasagna di promuovere un incontro con l’Assessore regionale all’Ambiente Daniele Belotti –. Ad oggi l’unico programma regionale di settore approvato è il Piano Regionale Amianto Lombardia (Pral). Noi chiediamo che ci sia una revisione di questo piano perché riteniamo che le province debbano avere un ruolo attivo nella definizione dei criteri e delle modalità di smaltimento dei rifiuti con amianto. Servono urgentemente nuove regole che, salvaguardando il principio dell’autosufficienza a livello provinciale e di una equa distribuzione dell’amianto da smaltire fra le diverse province, introducano quella programmazione pubblica che oggi manca totalmente”
I numerosi progetti di realizzazione di discariche monodedicate e di impianti di smaltimento per rifiuti contenenti amianto presentati in territorio pavese, con particolare riferimento alla discariche di Ferrera Erbognone, Gambolò e di Cava Manara, alla possibile bonifica del sito Fibronit in Broni per la realizzazione di un impianto sperimentale-innovativo d’inertizzazione termica comporterebbero per la provincia di Pavia un carico ambientale di oltre 2 milioni di m3 di cemento amianto da smaltire, ben oltre il 50% del totale lombardo e al di là dell’autosufficienza (fabbisogno provinciale pari a 300/350.000) e della quota di solidarietà per cui è disponibile.  “La nostra provincia – ribadisce l’Assessore Lasagna - è chiamata ad un sacrificio ambientale eccessivo. Al gruppo di lavoro Upl i miei colleghi hanno capito che quanto sta accadendo in casa nostra potrebbe succedere anche nelle altre province lombarde e che occorre, in questo senso, sollecitare con urgenza Regione Lombardia. Le Province non devono subire passivamente scelte così delicate per un territorio “.

 

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