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Politica - Lunedì, 28 Novembre 2011 11:06

VOGHERA - E' in arrivo lo Sportello legale antiviolenza

Iniziativa del consigliere Virgilio (Pdl)Simona VIRGILIO (click to enlarge)


VOGHERA Anche a Voghera potrebbe nascere presto uno Sportello legale antiviolenza, alla stregua di altre città italiane che lo hanno già adottato. La proposta arriva dal consigliere comunale del Pdl (e avvocato di professione) Simona Virgilio. Si tratta di un tema sempre di attualità, visto che anche durante l’ultimo consiglio comunale si è discusso un ordine del giorno proprio su questo argomento.

 

 

 

 

IN DIFESA DI DONNE (E UOMINI) INDIFESI - Lo sportello legale antiviolenza, però, è un progetto al quale il consigliere Virgilio sta lavorando da tempo. “Come avvocato e giovane donna e madre sto lavorando per la creazione di uno sportello legale antiviolenza come già diffuso in molte città d’Italia – spiega Simona Virgilio - Lo sportello antiviolenza è un luogo in cui le donne (ma anche tutti i soggetti deboli o privi di tutela come giovani, anziani, padri non tutelati) che subiscono violenza, trovano uno spazio di ascolto, condivisione e sostegno delle loro scelte nel rispetto della segretezza e dell’anonimato attraverso una relazione significativa di aiuto. La realizzazione di uno sportello rappresenta una concreta forma di intervento sulla violenza di genere, sia manifesta che minacciata.  Durante i colloqui si elabora un possibile progetto di uscita dalla situazione di violenza attraverso l’analisi della violenza e la valorizzazione delle risorse sia della donna che del territorio”.


TANTI DIRITTI DA CONOSCERE - Lo sportello antiviolenza si rivolge a tutte le donne  che hanno subito violenza fisica, emotiva, sessuale o economica da parte del partner, dall’ex o da un membro della famiglia, indipendentemente dall’età, religione, nazionalità, origine etnica, orientamento sessuale, handicap, condizione legale, sociale e stato civile, credo politico e condizione economica potrebbero rivolgersi allo sportello, mantenendo l’anonimato, per ottenere consulenze legali, aiuti a livello psicologico ed assistenza sociale. “Le donne vittime di violenza devono essere informate sui lori diritti e sulle opportunità legali di cui possono disporre. Una volta che hanno preso coscienza di quelli che sono i loro diritti, le donne possono decidere se procedere, anche legalmente, contro l’uomo che ha fatto loro violenza. Attraverso colloqui informativi di carattere legale la donna verrà informata sugli strumenti giuridici cui può far ricorso per tutelare i propri diritti – conclude Simona Virgilio - La donna, oltre ad avere l’assistenza di operatrici specificatamente formate sul fenomeno della violenza, potrà usufruire di consulenze psicologiche con colloqui individuali e psicoterapie (Psicologa/Psicoterapeuta), di consulenze legali (Avvocato), di consulenze sociali (Assistente Sociale), di assistenza educativa (Pedagogista)”.

 

Andrea PESTONI

 

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