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Politica - Domenica, 19 Giugno 2011 14:16

PAVIA - Radicali pavesi allo sciopero della fame

Protesta per la situazione carceraria


PAVIA Come forma protesta hanno adottato quella a cui tradizionalmente ricorre il loro leader Marco Pannella. Anche i Radicali pavesi sono in sciopero della fame, per protestare contro la situazione, a loro dire insostenibile, del carcere Torre del Gallo.

 

NEL CARCERE di Torre del Gallo a Pavia, l’8 giugno erano detenute 506 persone a fronte di una capienza regolamentare di 244. Nelle celle di 7 mq, progettate per ospitare un detenuto, ne sono ammassati due o tre. La situazione è intollerabile; intollerabile per i detenuti, intollerabile per la polizia penitenziaria, per gli psicologi e i medici del carcere, intollerabile per l’amministrazione. Nel resto del Paese, la situazione non è migliore: 68.000 detenuti ammassati in condizioni disumane, nell’illegalità, nella violazione dei diritti fondamentali; la certezza che il carcere, in questa situazione, non abbia più alcuna funzione rieducativa, ma sia solo un’immensa tortura di Stato. Dall’inizio dell’anno sono morti nelle patrie galere 81 detenuti, di cui 27 suicidi - spiega il coordinatore pavese Federico Rano -  Per questo motivo in Italia ci sono più di 10.000 persone, di cui 7500 detenuti, in sciopero della fame. Da oggi l’Associazione Radicali Pavia si unisce a queste persone, iniziando uno sciopero della fame “a staffetta”. Chiediamo al Governo una riforma del sistema penitenziario, che, stanti queste condizioni, ha fallito la propria missione. Chiediamo una riforma del processo penale, che riduca i tempi biblici dei procedimenti e impedisca, come invece avviene oggi, che siano detenuti 15.000 cittadini in attesa di giudizio e dunque presunti innocenti. Chiediamo un’amnistia, come provvedimento d’emergenza per ridare temporaneamente respiro a un sistema al collasso, ricordando che una sistematica e profondamente ingiusta amnistia esiste già, si chiama prescrizione, si abbatte su 170.000 procedimenti penali ogni anno e il Governo non fa nulla per combatterla".

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