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Politica - Sabato, 19 Marzo 2011 13:31

VOGHERA - Benvenuto al partito della strumentalizzazione

Barbieri: "Non accetto lezioni di patriottismo"Carlo BARBIERI (click to enlarge)


VOGHERA E' polemica alla mancata partecipazione del sindaco Carlo Barbieri ad un incontro organizzato dal Partito democratico. Ma il primo cittadino non ci sta e rimanda al mittente tutte le accuse. "E' nato il partito della strumentalizzazione delle ricorrenze".

 

 

LA GIUNTA comunale respinge al mittente ogni accusa di distanza dal centocinquantesimo dell’Unità d’Italia. Il sindaco, Carlo Barbieri, si dice stupito: «Le feste nazionali dovrebbero unire, spingere ai valori e all’obbiettività. E invece constato, ancora una volta, che in città è nato il “partito della strumentalizzazione delle ricorrenze”. E’ la nuova politica di certa sinistra. "Ormai - attacca - siamo arrivati a dare appuntamenti il giorno prima al sindaco a una cert’ora e poi, senza neanche una telefonata, a far partire i cortei a ore diverse tanto per strillare il giorno dopo, dalle pagine dei giornali, il solito “non c’era nessuno”. Non accettiamo lezioni su patriottismo, cultura e identità nazionale da queste frange, fortunatamente minoritarie». Barbieri sottolinea: «Il pomeriggio del 17 marzo, festa dell’Unità d’Italia, abbiamo portato in scena un dibattito, riuscitissimo, al Museo Storico. C’erano oltre 200 persone, di tutte le estrazioni sociali. In prima fila, con me, c’era anche il vicesindaco della Lega, Giuseppe Fiocchi, in barba a chi strumentalizzerebbe a scopi politici anche la festa del papà».

 

IL SINDACO chiude ricordando gli sforzi messi in campo da palazzo Gounela: «L’assessorato Cultura e il mio ufficio_ sottolinea_ si sono mossi per primi in Oltrepo per mettere a punto un calendario di celebrazioni condivise con tutti, scuole e associazionismo. Sebbene qualcuno non sappia e non voglia leggerlo, il calendario del centocinquantesimo a Voghera è lungo, denso e articolato. Per condividere, però, bisogna crederci tutti. Rispettare le istituzioni significa, anche, non trattare la giunta comunale con sufficienza. Giovedì mattina se l’orario di ritrovo era cambiato il sindaco avrebbe meritato, almeno, una telefonata. Io non sono arrivato in ritardo ma all’ora convenuta, sebbene mi avessero chiesto di esserci solamente il giorno prima. Ai giovani della città, soprattutto a loro, ricordo di diffidare da certi cattivi maestri perché la voglia di unità non passa solo dai paroloni, ma soprattutto da piccoli gesti».

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