Ma è polemica per le scritte su Tito
VOGHERA La loro sola colpa: essere italiani. Ieri pomeriggio, sotto i portici di piazza Duomo, è stata organizzata una mostra fotografica in occasione della “Giornata del Ricordo” (che si tiene il 10 febbraio) per non dimenticare le vittime delle Foibe.
L’EVENTO è stato organizzato dal consigliere comunale del Pdl Federico Taverna, in collaborazione con l’Azione Universitaria (presente il responsabile Matteo Mitsiopoulos), con la Giovane Italia e Identità e Libertà. Presenti anche Gustavo Ferrara, che ha realizzato un opuscolo illustrativo sulle Foibe ed il consigliere regionale del Pdl Vittorio Pesato.
SOLAMENTE dal 2005 la Giornata del Ricordo è stata inserita nel calendario delle manifestazioni istituzionali. La data scelta è stata quella del 10 febbraio, giorno dell’anniversario del trattato di pace. La strage delle Foibe, nei soli territori di Istria, Fiume e Dalmazia, provocò 15 mila morti e trecento mila esuli. Italiani sterminati dai partigiani di Tito nel periodo immediatamente successivo la seconda guerra mondiale.
LA MOSTRA fotografica non ha però placato gli animi , che si erano surriscaldati a causa di una scritta inneggiante a Tito, scritta da alcuni ignoti la notte precedente l’iniziativa, a pochi metri dal Municipio. Sostiene il consigliere comunale Federico Taverna: “Quegli imbecilli credono che le vittime del comunismo siano giustificabili, ignorano il fatto che nelle foibe finivano persone che avevano la sola colpa di essere italiani, è una bassa provocazione intrisa di odio”.