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Politica - Sabato, 29 Gennaio 2011 09:39

VOGHERA - Parco Baratta, cosa ne pensa Voghera 5 Stelle

Teniamo conto della crisi immobiliare


VOGHERA Il Movimento Voghera 5 Stelle interviene su uno degli argomenti che, tra breve, terrà maggiormente banco nell'ambito della discussione politica cittadina: il parco Baratta. Ecco le considerazioni di uno degli esponenti del movimento, Maurizio Benzi.

 

LA CRISI IMMOBILIARE

In Italia ci sono 120mila appartamenti invenduti, una cifra record raggiunta dopo tre anni di flessione dovuta alla crisi. Un mercato, quello immobiliare, che ha oggi molti aspetti preoccupanti: calano le compravendite, sono concessi meno mutui, peggiora la qualità del credito, aumentano gli sfratti e cresce il numero delle persone che non riescono ad ottenere una casa. In questo drammatico contesto diventa fondamentale che la Giunta Barbieri e tutti i vogheresi si fermino a riflettere sul futuro del Parco Baratta.

ADDIO AL PARCO

E’ davvero un comportamento di buon senso cementificare irrimediabilmente l’ultimo polmone verde della città per costruire 1000 appartamenti? Una buona amministrazione pubblica, deve compiere scelte dettate dalle esigenze dei cittadini. Dobbiamo perciò chiederci se ai vogheresi servono davvero nuovi appartamenti in grado di ospitare 3000 persone. Per comprenderlo sarebbe sufficiente osservare l’andamento demografico della nostra città. Nel 2010 a fronte di 100 bambini nati, i decessi sono stati più di 300. Questa è una tendenza nota e in atto da anni e che molto probabilmente proseguirà anche in futuro. Se nel 1981 a Voghera risiedevano 42.600 persone, dopo trent’anni siamo solo 39.800. E questa decrescita è stata fortemente limitata dall’immigrazione, poiché sono 4.100 gli stranieri regolari residenti in città. Perciò, a fronte di una riduzione degli abitanti, in questi trent’anni l’espansione immobiliare di Voghera è stata smisurata, trasformando la maggior parte delle zone agricole in aree residenziali. La situazione è enigmatica: gli abitanti della città continuano a diminuire e il numero di case continua ad aumentare. Appare perciò naturale chiedersi per chi si stiano costruendo queste case.

IL VALORE DEGLI IMMOBILI

Intanto i vogheresi che hanno un’abitazione in quelle zone vedranno ridurre drasticamente il valore dei loro immobili. Inoltre non deve essere sottovalutato il fatto che tutti i servizi come pulizia strade, manutenzione e illuminazione pubblica crescono in funzione di urbanizzazioni di nuova realizzazione e vanno ad incidere su un numero di residenti in diminuzione. Nel caso, ad esempio, di seconde case ci sono costi che non sono ripagati dall'ICI e che andrebbero ad incidere sugli altri residenti che si vedrebbero privare o limitare servizi importanti (come asili, assistenza agli anziani, ecc).  Da una parte Voghera ha bisogno di valorizzare maggiormente il suo territorio e i suoi spazi verdi (invece di cementificarli), dall'altra ha la grande esigenza di attirare imprese in grado di creare nuovi posti di lavoro nelle nostre zone. Perciò, se si rivelasse impossibile impedire ai politici che governano la città, la scellerata cementificazione del Parco Baratta, una delle poche scelte credibili, sarà quella di spingere verso soluzioni legate allo sviluppo economico ed occupazionale. Uno sviluppo basato su attività agricole di eccellenza, in ambiti lavorativi innovativi come centri di ricerca, parchi scientifici-tecnologici o ancora la delocalizzazione di imprese dalle aree del milanese.
Realizzare 1000 nuovi appartamenti nella nostra città rappresenta invece una scelta insensata e  irreversibile, che cadrà sulle spalle delle generazioni future. Questo è un invito a tutti i vogheresi a non accettare passivamente le scelte imposte dalla politica, ma a far sentire la propria voce.

Maurizio Benzi
Movimento Voghera 5 Stelle
www.voghera5stelle.com

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