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Politica - Sabato, 13 Marzo 2010 01:51

VOGHERA - Arriva il Pd, con il pullman

BUS PDIeri l'incontro all'ex Caserma

Voghera - Un pullman in tour per il Nord Italia. Targato Partito Democratico. È questa la sede originale in cui si svolgono incontri e conferenze stampa a sostegno dei candidati locali. 

 

E venerdì pomeriggio l'autobus del Pd si è fermato a Voghera, in via Gramsci, davanti alla ex Caserma di Cavalleria per aprire le porte ai cittadini. In più di un'ora sono stati molti i curiosi che hanno raccolto il materiale informativo sulle attività parlamentari che il bus promuove, insieme con un testo della Costituzione.
E a Voghera, a fare gli onori di casa sull'autobus, c'era il parlamentare del territorio, l'on. Angelo Zucchi, che ha introdotto la conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco Enzo Garofoli. Zucchi ha sottolineato quanto sia importante, per il Partito Democratico e per la politica in generale, tornare ad occuparsi dei problemi reali delle persone, che oggi sono rappresentati principalmente dalla crisi economica: «Abbiamo incontrato i lavoratori in cassa integrazione, tocchiamo con mano – qui a Voghera come in tutta la provincia – il disagio vero che colpisce le famiglie e noi dobbiamo stare vicini a tutti loro, perché questo è ciò che la politica deve tornare a fare: occuparsi dei problemi delle persone».

Dal canto suo, il candidato sindaco Enzo Garofoli ha sfoderato la grinta elencando le mancanze dell'attuale amministrazione e proponendo un radicale cambiamento di rotta, nel segno della partecipazione della cittadinanza alle scelte comuni. Presenti anche i candidati al consiglio regionale Carlo Porcari e Giuseppe Villani, i quali hanno espresso solidarietà e incoraggiamento al candidato sindaco. In particolare Porcari, ha ricordato quanto un cambio al governo serva a Voghera così come in Regione Lombardia, dove lo stesso Formigoni «considera la presidenza della Lombardia una sorta di prigione da cui fuggire. Già nel 2006 e nel 2008 aveva provato a trasferirsi in Parlamento e ad ambire a ruoli di governo, ma senza successo. Ora sono gli elettori che possono liberarlo da quello che lui evidentemente considera un peso, non votandolo e scegliendo Filippo Penati».
 
Alessio Alfretti


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