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Politica - Venerdì, 22 Gennaio 2010 13:09

VOGHERA - Una nuova tassa chiamata multa

La "denuncia" del consigliere FioriFRANCESCO FIORI

Voghera - “Il peso congiunto di multe e autovelox rappresenta ormai una mini-finanziaria locale”: così Francesco Fiori, Consigliere Regionale per il Pdl, affronta un problema di quotidiana attualità per gli automobilisti pavesi.

 

Fiori snocciola i dati : “9.598.415 euro all’anno di introiti da multe in provincia di Pavia, stando agli ultimi dati disponibili : quasi 20 euro a testa, neonati e centenari compresi. Ogni patentato ha pagato in media un’ottantina di euro : un salasso sulle spalle degli automobilisti, con trend in crescita costante. Nei conti dei Comuni, le entrate da multe pesano ormai come il gettito dell’addizionale Irpef”.

Continua Fiori : “Preoccupa soprattutto la recrudescenza della stretta sanzionatoria . Il solo Comune di Pavia nel 2008 ha incassato 2.800.000 euro; nel 2009 l’incremento è stato del 30%, sfiorando i 4 milioni di euro. Sempre nel 2009, i verbali dei vigili urbani hanno fruttato al Comune di Vigevano 1.450.000 euro, 300.000 in più rispetto al 2008. Il nuovo autovelox di Velezzo Bellini macina record a suon di verbali, mentre gli incubi di Bressana e San Giorgio Lomellina hanno tormentato per mesi i sonni di migliaia di pendolari diretti al lavoro. Il divieto di sosta è in cima alla hit-parade ; d’altronde, il parcheggio è ormai a pagamento ovunque : altro esborso quotidiano aggiuntivo da mettere in conto per le famiglie”.

Fiori evidenzia il cuore del problema : “Questo è il punto. In coincidenza con l’attuale crisi economica, il peso sui bilanci familiari rischia d’esser intollerabile. Non solo : il verbale-facile rischia di deteriorare i rapporti tra cittadini ed istituzioni, minando la fiducia nel proverbiale buonsenso delle amministrazioni locali, che nella nostra provincia ha solidissime tradizioni”.

Conclude Fiori : “L’esistenza di tanti pendolari, che pagan più di altri questo conto salato, pesa sulla coscienza d’un territorio che non è riuscito negli anni a creare quei posti di lavoro che avrebbero impedito di rendere così estesa la necessità di prender la macchina e recarsi altrove per produrre reddito (che peraltro resta altrove). Tartassarli a suon di multe pare aggiungere al danno un’amara beffa. La politica deve farsi carico del problema”.

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