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Politica - Lunedì, 30 Novembre 2009 12:16

VOGHERA - Torriani: I miei 10 anni a palazzo Gounela

TORRIANIIntervista esclusiva con il primo cittadino

 

Voghera - A pochi mesi dalla fine del suo secondo mandato elettorale, il sindaco Aurelio Torriani racconta la sua decennale esperienza amministrative. Nell'elencare le opere portate a termine parla per la prima volta anche del suo grande rammarico: non aver inaugurato il teatro Sociale.

 

D. Ormai siamo davvero alla fine del suo mandato. Ci fa un bilancio di tutti questi anni?

 

R. Non è nel mio stile darmi voti e giudizi ma posso basarmi sulla mia seconda vittoria elettorale, arrivata nel 2005 con un numero di voti superiore alle comunali del 2000. Credo quindi che il primo mandato sia stato positivo e, francamente, penso che il secondo che sta per concludersi sia a completamento della prima esperienza amministrativa. Durante il primo quinquennio abbiamo posto le basi per il rilancio della città, realizzando anche alcune importanti opere, e nel mandato che finirà tra pochi mesi abbiamo concretizzato il lavoro amministrativo di alcune grandi opere, come la nuova casa di riposo e il Palaoltrepo. Molta attenzione è stata riservata anche all’ordinaria amministrazione e alle esigenze delle periferie.


D. Quali sono le opere più significative realizzate, i cambiamenti e le novità più importanti?

 

R. Elencare le grandi opere come il palazzetto o la nuova casa di riposo, l’università, il centro socio-educativo sarebbe fin troppo facile. Dieci anni fa ho ereditato una città in cui tutto questo non c’era. Ho dovuto iniziare da zero, dai marciapiedi alle grandi opere, non è stato facile ma alla fine abbiamo trovato la medicina giusta per curare una Voghera malata e rimetterla in forma. Altre opere hanno caratterizzato il decennio di questa amministrazione, come il rifacimento di via Emilia, che ha dato il via al rilancio del centro storico cittadino, la realizzazione del centro socio-educativo e del centro diurno, il parziale recupero dell’ex caserma di cavalleria con la creazione del polo dei servizi, l’alienazione degli immobili in disuso che hanno permesso a Voghera di essere uno dei pochi Comuni virtuosi d’Italia sotto il profilo finanziario. La città è inoltre enormemente migliorata anche sotto il profilo viabilistico e la realizzazione della centrale termoelettrica consente alla nostra Asm di giocare un ruolo importante nel libero mercato dell’energia, contrapponendosi con competitività ai colossi energetici.


R. Cosa avrebbe voluto fare se avesse avuto più tempo a disposizione?  

 

R. Certamente avrei voluto inaugurare il teatro Sociale. E’ un’opera al quale sto lavorando dal primo anno di mandato. Sono stati fatti enormi passi avanti ed ora, dopo un primo lotto di lavori imponente, il progetto definitivo è ormai pronto. Solo la macchina burocratica ha fatto si che questa importante opera non fosse già stata realizzata e mi auguro che il prossimo sindaco, anche con il supporto economico delle istituzioni che sono spesso attenti al recupero o alla realizzazione di teatri ubicanti in centro molto più piccoli, riesca ad inaugurare il gioiello culturale della nostra città. Stesso discorso vale naturalmente per il castello Visconteo, anche se in questo caso tutto il perimetro del maniero vedrà presto nuova luce in un suggestivo parco.


D. Come è stato il rapporto coi colleghi di maggioranza e con le opposizioni?

 

R. Beh un’amministrazione che rimane in carica per dieci anni vuol dire che è riuscita a formare una squadra con la propria maggioranza. Con questo non voglio dire che nel corso di questi anni non ci sono stati frizioni ed a volte discussioni animate, ma tutto si è sempre ricomposto per garantire la governabilità della città. Credo che questo sia stato un segno di grande responsabilità verso i nostri elettori e verso tutti i cittadini. Per quanto riguarda l’opposizione c’è stata sempre collaborazione ed un costruttivo confronto in consiglio comunale


D. Cosa pensa delle voci che si susseguono in questi giorni circa i suoi possibili successori?

 

R. Penso che siano solo voci. Il candidato sindaco non viene scelto sui giornali, ma è il frutto da un’attenta valutazione all’interno della coalizione con l’obiettivo di riscuotere l’unanimità dei consensi a livello politico anche per quanto riguarda i vertici, e soprattutto per essere un candidato vincente.
 

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