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Politica - Lunedì, 04 Maggio 2020 14:42

Voghera - Impianto a bometano, i dubbi di Voghera in Azione e Italia Viva

VOGHERA - Primi dubbi sull'impianto di biometano previsto in località Campoferro a Voghera. A sollevare dubbi su iter e utilità del progetto sono Silvia Simeone di Voghera in Azione e Giacomo Botteri di Italia Viva. Ecco i loro interventi.

 

VOGHERA IN AZIONE

Abbiamo appreso solo di recente, grazie alla stampa locale, che è in corso in Provincia l’iter autorizzativo per la realizzazione di un impianto di produzione di biometano nella nostra città.

C’è poca chiarezza su come si siano svolti i fatti realmente e su quale sia la posizione del Sindaco di Voghera.

Perché il Sindaco non ha reso noto il progetto sin dall’inizio?

Perché questo silenzio su un tema così rilevante per la città, peraltro a ridosso delle elezioni?

Come è possibile che i consiglieri della sua stessa maggioranza (Forza Italia ed UDC) si dichiarino all’oscuro di tutto?

Una situazione quantomeno imbarazzante per non dire grottesca.

Questa vicenda dimostra la totale mancanza di trasparenza e di rispetto del Sindaco nei confronti dei Consiglieri comunali e soprattutto dei cittadini.

Anche sul merito del progetto pretendiamo chiarezza.

Parrebbe trattarsi di un impianto per la produzione di biometano da fonti rinnovabili, alimentato principalmente da scarti agricoli.

Non siamo quindi pregiudizialmente contrari, trattandosi di una fonte di energia rinnovabile, ma questo tipo di impianto deve essere inserito in un quadro ben preciso di criteri e di vincoli che garantiscano la tutela della salute delle persone e la salvaguardia dell’ambiente.

In base alle poche informazioni note, la zona indicata per la costruzione non pare essere idonea a questo tipo di impianti. È un’area che vede la compresenza di realtà industriali, sociali e abitative.

Silvia Simeone

 

ITALIA VIVA

Una brevissima considerazione: premesso che da come si sta sviluppando il dibattito sembra più una puntata dalla D'Urso, che commenta un runner inseguito dagli elicotteri, che un approfondimento politico, vorrei solo precisare quanto segue:1) non ci interessano i pettegolezzi e ritengo che il sindaco di una città sia del tutto normale che incontri imprenditori che vogliono investire sul territorio, 2) ritengo la vicenda vada discussa sul merito, atteso che mi pare trattasi di progetti di energia rinnovabile sostenuti da finanziamenti governativi, ( non stiamo parlando di discariche) e su questo personalmente alzo le mani e mi astengo non avendo competenze per farlo ne conoscendo il progetto, mi pare di aver capto peraltro che alcune associazioni ambientaliste siano favorevoli a detti progetti: 3 lungi da noi dire no a prescindere ovvero senza vedere le carte, se no continuiamo a fare convegni in cui diciamo che bisogna incentivare gli investimenti e poi ci tiriamo indietro . 4) al di là che la competenza mi pare sia della Provincia, che si effettui una valutazione locale di eventuali impatti ambientali e sul traffico se vi sarà movimento di camion, e poi con serenità si decida. Il parere della politica deve valere e se, come parebbe, gli aspetti occupazionali fossero veramente di scarso interesse, ( qualcuno mi riferisce di max 10 occupati), anche se di questi tempi dire di no a posti di lavoro sarebbe suicida, è evidente che di fronte ad un ipotetico rischio di odori ( che mi pare potrebbe essere la maggiore criticità), allora giusto che la posizione diventi un no secco. Ma valutiamo con serenità.

Giacomo Botteri

 

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