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Politica - Lunedì, 09 Giugno 2014 18:46

VOGHERA - Presidio Casapound, la polemica diventa rovente

piazza san bovo tnBotta e risposta con 7 consiglieri

VOGHERA Anche il dopo manifestazione in piazza San Bovo, iniziativa organizzata da Casapound, non placa le polemiche. E la querelle potrebbe anche arrivare in tribunale.

 

IL FATTO E LA PROTESTA DEI CONSIGLIERI COMUNALI - La settimana scorsa Casapound ha organizzato un presidio sulla sicurezza in piazza San Bovo, per raccogliere le firme dei cittadini sulla situazione relativa alla criminalità. Sette consiglieri comunali (Angelo Barbieri, Roberto Gallotti, Enzo Garofoli, Antonio Marfi, Pierluigi Polli, Mauro Taverna e Sergio Valassi) avevano scritto al Prefetto, al Questore, ai Carabinieri di Voghera, al Sindaco, alla Giunta ed ai Consiglieri Comunali, sottolineando: "che la zona è frequentata da cittadini immigrati, inoltre qui si trovano anche molti locali gestiti da stranieri, il che potrebbe creare situazioni di pericolo per la sicurezza pubblica considerando le posizioni xenofobe e neofasciste del movimento, che gli organizzatori sono i soliti volti noti dell'estrema destra vogherese e pavese, molti dei quali pregiudicati o indagati per risse e aggressioni e che l'annunciato presidio si presenta come replica di altro presidio analogo, e presumibilmente non autorizzato, avvenuto nella notte del 24 aprile in città di fronte alla targa posta di fianco al castello di Voghera in memoria dei fascisti ivi fucilati". Nella lettera i consiglieri chiedevano pertanto " chefacendo appello alla Costituzione antifascista, sia revocato il permesso - qualora rilasciato - di attuare detto presidio; chiedono agli organismi preposti di impedirne comunque l'attuazione, stante che non sussistono le condizioni politiche, costituzionali e di sicurezza per consentire agibilità alcuna alle iniziative di queste persone. Sollecitano inoltre una ferma determinazione da parte delle Istituzioni preposte, al fine di impedire un'escalation della tensione che inevitabilmente azioni del genere possono produrre".

LA RISPOSTA DI CASAPOUND - “Siamo molto soddisfatti della risposta che abbiamo ottenuto. I cittadini - spiega una nota di Cpi - hanno sostenuto la nostra battaglia, che mette al primo posto la riqualificazione di una città diventata quasi esclusivamente un dormitorio”.
“Tra l'altro - prosegue il movimento - questo risultato fa apparire ancora più pretestuoso l’appello firmato da sette consiglieri comunali di minoranza per impedirci di svolgere il nostro banchetto. Dicevano di essere preoccupati per quello che avremmo potuto fare e facevano riferimento a presunte denunce a carico dei rappresentanti di CasaPound. L'allarme si è dimostrato per quello che era: un "al lupo, al lupo" infondato e strumentale, un tentativo di criminalizzarci contro il quale non escludiamo di querelare".
"Siamo stati sulla piazza dalle cinque del pomeriggio alle due di notte e - si legge ancora nel comunicato - l'unica cosa che è successa è stata che cittadini di ogni tipo si sono avvicinati al nostro banchetto, dove sono stati accolti e informati sull'iniziativa che stavamo svolgendo, sulle iniziative che svolgeremo e sulla reale natura del nostro movimento. Chi ci ha mosso accuse gratuite e infamanti - conclude Cpi - farebbe bene a scusarsi e ad ammettere di avere una sola vera paura: quella che i cittadini capiscano chi è davvero dalla loro parte e chi, invece, deve inventarsi polemiche insulse per dare l'idea che stia facendo qualcosa per Voghera".

 

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