Voghera sei tu

Nav view search

Navigation

Search

GLI ESPERTI DI VOGHERA SEI TU - Cos'e' il tartaro e come si forma

intervista veroneseVOGHERA - Voghera Sei Tu dà la parola ai suoi esperti. Per l'"Angolo del Sorriso", una rubrica mensile dedicata al benessere e alla salute della bocca, il Dott. Alessandro Veronese, dentista laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Odontostomatologia, ci parlerà del tartaro.

 

Il tartaro è un deposito minerale che si accumula intorno ai colletti dentali (tra il dente e la gengiva) responsabile di infezioni che possono compromettere lo stato di salute del cavo orale.tartaro1

Di solito ha un colore giallastro, ma con il fumo di sigaretta assume spesso un colore nerastro per i depositi di nicotina. Si forma dalla placca batterica, ossia dai residui di cibo che, per uno spazzolamento scorretto vengono lasciati sulla superficie dentale. La placca forma una pellicola molle e appiccicosa. Questi residui vengono aggrediti dai batteri presenti nel cavo orale e nel giro di alcuni giorni si mineralizzano formando i depositi di tartaro. Praticamente la placca batterica si associa ai sali calcarei e ai fosfati presenti nella saliva trasformandosi in tartaro. È molto importante distinguere due tipi di tartaro: sopragengivale e sottogengivale.

 

tartaro2SOPRAGENGIVALE: lo si vede tra il dente e la gengiva e con l’ablazione del tartaro (la classica pulizia) eseguita nello studio del dentista viene eliminato grazie agli ultrasuoni durante la seduta di igiene.

 

 

 

SOTTOGENGIVALE: è situato all’interno del solco gengivale e se non asportato per tempo è responsabile di una infezione cronica ( parodontopatia, ex piorrea) che compromette la salute dei tessuti attorno al dente provocando neitartaro3 casi più avanzati la mobilità e la perdita dell’elemento dentale. Solo nello studio dentistico con appositi strumenti (curette e scaler) si può rimuoverlo.

tartaro4Il tartaro si accumula più facilmente in corrispondenza dello sbocco delle ghiandole salivari ed è per questa ragione che i punti dove il dentista concentra l’attenzione è sul retro degli incisivi inferiori e nei molari superiori nella parte rivolta verso la guancia. Per questa ragione un corretto uso dello spazzolino eviterebbe il deposito di tali concentrazioni calcaree.

 

tartaro5Oltre alla scarsa igiene orale esistono altri fattori responsabili di tale accumulo:

- Denti affollati: impediscono un corretto spazzolamento durante l’igiene quotidiana
- il fumo di sigaretta o la parodontopatia: favoriscono l’insorgenza di tasche gengivali per cui il solco gengivale normalmente di 1-3 mm di profondità, aumenta favorendo quei depositi di placca che poi si trasformeranno in tartaro.

 

Enormi sono i danni estetici, economici e psicologici che si hanno per una perdita precoce dei denti a causa della parodontopatia, per questo motivo la PREVENZIONE risulta essere ancora oggi il cavallo vincente. Dopo essersitartaro6 sottoposti a pulizia dentale professionale, molti pazienti accusano maggiore sensibilità e mobilità dei denti, questa è una reazione assolutamente normale che tende a sparire nel giro di pochi giorni. Il tartaro infatti nel tempo crea una copertura che agisce come una sorta di isolante termico che rende il dente meno sensibile al caldo o al freddo. Rimuovendo gli accumuli di tartaro il paziente avvertirà maggiormente gli stimoli termici.

 

tartaro7Mi è capitato in studio di vedere la titubanza di certi pazienti che erano dubbiosi nel togliere il tartaro presente sulla superficie interna degli incisivi inferiori perche’ tale presenza costituiva una sorta di ancoraggio per i denti stessi. Rimuoverlo, secondo i pazienti, avrebbe comportato una maggiore mobilità con evidente disagio. Chiaramente, alla luce di quanto sopra riportato, non possiamo dare credito a queste considerazioni.

COSA FARE ?

 

o Corretta igiene quotidiana;
o Pulizia dentale, semestrale o annuale dal dentista;
o Osservazione attenta di alcuni segnali che indurrebbero il paziente a chiedere una visita in studio, come il sanguinamento gengivale e/o l’alitosi.

 

IL NOSTRO ESPERTO RISPONDE IN TEMPO REALE ALLE VOSTRE DOMANDE: mandate un'email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

DOTT. ALESSANDRO VERONESE
Via Emilia 191
27058 - Voghera (PV)
Tel. 0383367329
Web: studioalessandroveronese.com
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

ORARI
Dal Lunedi al Venerdi
Dalle 8,15 alle 12,30
Dalle 14,00 alle 19,30

e-max.it: your social media marketing partner
Cookie Settings