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GLI ESPERTI DI VOGHERA SEI TU - Segnali da non sottovalutare: ecco quando bisogna telefonare al dentista

Veronese esperto tnVOGHERA - Voghera Sei Tu dà la parola ai suoi esperti. Per l'"Angolo del Sorriso", una rubrica mensile dedicata al benessere e alla salute della bocca, il Dott. Alessandro Veronese, dentista laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Odontostomatologia, ci parlerà dei segnali che dovebbero indurci a chiamare il dentista.

Mi capita sovente, ancora oggi, di visitare pazienti che vengono alla mia attenzione con problematiche piuttosto avanzate i cui sintomi, molto probabilmente, si sono presentati già da diverso tempo, ma sono stati sottovalutati daldente febbraio1 diretto interessato o purtroppo, ancor peggio, dal dentista che mi ha preceduto.
In certi casi il sintomo si riferisce a una semplice sensibilità al freddo attribuibile ai seguenti fattori:

Scopertura del dente; la causa, nei casi più semplici, potrebbe essere attribuita allo scorretto spazzolamento del dente.
È necessario istruire il paziente ad adottare lo spazzolamento verticale e non quello orizzontale. Quest’ultimo, oltre a non garantire una corretta igiene, favorisce la retrazione della gengiva a causa di un suo assottigliamento. In tanti casi si deve ricorrere all’intervento di chirurgia mucogengivale per far ritornare la gengiva nella sua posizione normale. Questo concetto è così importante da ritenere che le lezioni di igiene orale debbano essere impartite in studio sia per gli adulti che per i piccoli pazienti.

BRUXISMOIn altri casi la scopertura dei denti è determinata dal bruxismo e dal serramento notturno. Alcuni pazienti affetti da bruxismo non si accorgono di avere queste “parafunzioni” e si sottopongono ad una visita odontoiatrica solo per fastidi all’articolazione temporomandibolare: la cerniera della nostra bocca. Il bruxista presenta delle placche di abrasione che vengono individuate solo con un’accurata visita odontoiatrica durante la quale, oltre a riscontrare la superficie masticatoria dei denti appiattita, si evidenziano anche le retrazioni gengivali. Determinante, dal punto di vista terapeutico, l’utilizzo del bite per impedire al paziente, durante il sonno, di occludere in maniera forzata i denti grazie all’interposizione di questo dispositivo avente un ruolo di ammortizzatore.

 

Nel serramento notturno all’esame obiettivo non si evidenziano faccette di abrasione, tipiche del bruxismo, ma lo stress a carico delle strutture gengivali e articolari è medesimo e l’intervento terapeutico richiede anche in questodenti febbraio3 caso l’utilizzo del bite.

 

dente febbraio4Carie che a volte si forma tra un dente e l’altro per cui il paziente guardandosi allo specchio non vede nulla di anomalo, ma con l’assunzione di liquidi freddi o zuccherini avverte fastidio. Solo attraverso una visita dal dentista è possibile individuare il processo carioso riscontrando un’anomalia del colore in corrispondenza della carie, oppure con l’ausilio di radiografie è possibile diagnosticare lesioni cariose nelle fasi iniziali (bitewing). Una visita dentistica permette di bloccare il processo carioso senza dover demolire una grande porzione di dente proprio perché la lesione è stata diagnosticata ai suoi arbori.dente febbraio5

 

 

denti febbraio6Sanguinamento gengivale: molte volte è da correlare alla presenza di tartaro e placca batterica in situazioni in cui il paziente non è attento allo spazzolamento quotidiano o non è rispettoso della classica pulizia del tartaro (ablazione) da effettuare una volta all’anno. Eseguita la stessa, nella maggior parte dei casi, si risolve l’infiammazione della gengiva e il sanguinamento cessa.

 

A volte, però, il sanguinamento è indice di presenza di una parodontopatia (ex PIORREA) per la presenza di tasche parodontali che si sono formate a partire da una infiammazione gengivale trascurata: l’osso per troppo tempo èdente febbraio7 rimasto a contatto con agenti infiammatori (PLACCA E TARTARO) e ha cominciato a riassorbirsi.
A questo punto se il processo non viene arrestato si crea un circolo vizioso per cui la gengiva si infiamma sempre più e la devastazione ossea progredisce fino ad arrivare, nei casi più importanti, alla mobilità del dente. Mai come in questi casi bloccare il processo infiammatorio permette al paziente di salvare i propri denti.

 

Alitosi: anche questo sintomo non va trascurato: a volte dipende da un dente cariato che accumula residui alimentari all’interno della cavità cariosa che vanno incontro a decomposizione, altre volte dipende da una cattiva digestione, dall’assunzione di alcuni farmaci o dalla presenza di patologie sistemiche (insufficienza renale, diabete, ecc.) o locali (sinusiti o faringiti). Spesso però l’alitosi è l’evoluzione della presenza di tasche piorroiche (citate in precedenza) per l’accumulo di placca, tartaro ed epitelio ulcerato nel loro interno responsabili di una produzione di batteri anaerobi capaci di produrre gas maleodoranti. Mai come in questo caso interpellare il dentista è determinante per capire quale sia la causa e soprattutto ai fini di bloccare un processo patologico che altrimenti assumerebbe entità importanti: ricordiamo che una piorrea trascurata ha sicuramente un esito sfavorevole.
Un’attenzione particolare va rivolto ai bambini per i quali la pedodonzia (terapia odontoiatrica dei bambini) è importantissima e non deve essere sottovalutata perché trattasi di dentizione decidua (denti da latte).

 

denti febbraio8Le carie a carico dei denti da latte DEVONO ESSERE ASSOLUTAMENTE CURATE nonostante alcuni atteggiamenti dei genitori, o ancor peggio dei colleghi, ritengano inutile curare denti che “intanto andranno persi”. La carie se non curata COMPROMETTE L’ANATOMIA DEL DENTE STESSO e la perdita prematura della corona dei denti favorisce lo spostamento innaturale di quelli permanenti.
Tale trascuratezza comporta nella maggior parte dei casi la malposizione dei denti permanenti che richiederà in futuro un intervento di ortodonzia: il famoso ”apparecchio”.
Sarebbe stato sufficiente la cura del dentino appena cariato che avrebbe evitato sia il dolore al bambino (cosa non da sottovalutare) che un impegno economico da parte dei genitori per riallinearli.

 

IL NOSTRO ESPERTO RISPONDE IN TEMPO REALE ALLE VOSTRE DOMANDE: mandate un'email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

DOTT. ALESSANDRO VERONESE
Via Emilia 191
27058 - Voghera (PV)
Tel. 0383367329
Web: studioalessandroveronese.com
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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