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GLI ESPERTI DI VOGHERA SEI TU - Il Dott. Veronese ci parla della rigenerazione ossea

veronese tnVOGHERA - Voghera Sei Tu dà la parola ai suoi esperti. Per l'"Angolo del Sorriso", una rubrica mensile dedicata al benessere e alla salute della bocca, il Dott. Alessandro Veronese, dentista laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Odontostomatologia, ci parlerà della rigenerazione ossea.

 

La perdita di osso nelle arcate dentarie può dipendere da vari fattori:

• La parodontite (un tempo definita piorrea)
• Perdita o estrazione di un dente
• Rimozione di una cisti
• Trauma incidentale
• Protesi rimovibili portate in bocca da molto tempo.

Con le tecniche di rigenerazione ossea oggi è possibile ricostruire anche le grandi mancanze permettendo così l’inserimento di impianti che prima dell’avvento di questa chirurgia era impossibile immaginare di poter fare. Come potete vedere dalla foto agli impianti sono inseriti nell’osso solo per poco più della metà della loro lunghezza (l’osso originale è quello giallo) quindi è necessario inserire osso (strato
marrone) perché questo si possa integrare con l’osso basale del paziente e trasformarsi in osso normale.

foto1 osseo

 

foto2 osseo

 

Un tempo le altezze insufficienti di osso non permettevano l’inserimento degli impianti e i manufatti mobili (scheletrati e dentiere) erano l’unica scelta terapeutica.
Oggi la ricostruzione ossea permette di ripristinare una masticazione fissa potendo inserire gli impianti che sostituiscono le radici dentali che il paziente ha perso prematuramente.
Con tali tecniche è anche possibile ripristinare l’osso che sostiene i denti colpiti da parodontopatia (piorrea) Guardate il segno scuro attorno alla radice del dente che evidenzia una considerevole perdita di osso (questo dente è stato fissato agli elementi vicini con uno splintaggio in quanto da solo si muoveva) e confrontatela
con quest’ultima radiografia che è stata fatta dopo l’intervento di ricostruzione ossea: il dente è stato salvato in quanto il sostegno osseo è stato ripristinato.
Questo tipo d’intervento rappresenta un grande passo avanti nella odontoiatria in quanto in passato elementi dentali che avevano perso osso di sostegno erano considerati a prognosi sfavorevole ricorrendo all’estrazione. Oggi non è più così.

foto3 osseo

L’osso utilizzato può essere autologo, cioè del paziente oppure eterologo. Il primo può essere osso mandibolare o mascellare, osso della cresta iliaca, osso della teca cranica. In questi casi il tessuto osseo provenendo dallo stesso organismo risulta meno soggetto all’insorgenza d’infezioni o di rigetto. L’osso eterologo è proveniente
da un donatore: osso bovino liofilizzato o di origine equina, coralli naturali.
Gli interventi di prelievo di osso nel distretto orale vengono eseguiti in studio dentistico e non richiedono anestesie generali ma solo locale, mentre i prelievi extraorali necessitano di una anestesia generale e vengono eseguiti in strutture specializzate.

 

IL NOSTRO ESPERTO RISPONDE IN TEMPO REALE ALLE VOSTRE DOMANDE: mandate un'email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

DOTT. ALESSANDRO VERONESE
Via Emilia 191
27058 - Voghera (PV)
Tel. 0383367329
Web: studioalessandroveronese.com
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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