L'appello dello psichiatra Sforzini
VOGHERA Sedici mila cartelle cliniche che possono raccontare le conquiste della psichiatria negli ultimi decenni. Si trovano ancora nell'ormai dismesso ospedale psichiatrico di Voghera, chiuso nel 1998. "Sono un patrimonio", afferma lo psichiatra Dino Sforzini.
L'APPELLO DEL DECANO DEGLI PSICHIATRI: "DOCUMENTI DA DIGITALIZZARE" - Sedicimila cartelle cliniche che raccontano un pezzo di storia di Voghera e del suo "manicomio", oltre che della psichiatria italiana. Queste cartelle (9000 maschili e 6000 femminili, raccolte dal 1876 al 1998) furono riordinate e catalogate nella seconda metà del Novecento da una paziente schizofrenica, moglie di un generale di Pavia, entrata e mai più uscita dal manicomio. L'appello viene lanciato dal decano degli psichiatri pavesi ed ex direttore, per molti anni, dell'ospedale psichiatrico di Voghera, una delle strutture più grandi della Lombardia. Afferma Dino Sforzini: "Si tratta di tesoro culturale, che documenta passo per passo le conquiste della psichiatria e che merita di essere salvato attraverso la digitalizzazione". Ora, però, necessario trovare i fondi e non sarà facile in questo periodo di tagli, che colpiscono anche la Sanità.
Andrea PESTONI