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Cultura - Mercoledì, 28 Agosto 2013 09:09

CASTEGGIO - Terre d'Oltrepo, via alla vendemmia

Comprende oltre 900 soci

CASTEGGIO I 900 soci della cantina cooperativa Terre d'Oltrepò hanno dato il via alla vendemmia 2013 con la raccolta delle uve Pinot nero. Le premesse sono ottime, in virtù di un andamento climatico che, superata l'abbondante piovosità della primavera, non ha riservato sgradite sorprese.

QUARANTA MILIONI DI FATTURATO - Terre d'Oltrepò è la più grande cooperativa vitivinicola di Lombardia, leader di uno dei primi territori vitati d'Italia, l'Oltrepò Pavese, forte di ben 13mila 500 ettari. Nata nel 2008 dalla fusione tra le cantine sociali di Broni e Casteggio, oggi vinifica più di 450mila quintali d'uva ogni vendemmia, per un fatturato annuale che supera i 40 milioni di euro. I soci conferitori provengono da tutto l'Oltrepò Pavese: coltivano sia i terreni della prima fascia collinare, più vocati per i grandi rossi, fino ad arrivare a quelli posti a 400 metri, ideali per l'ottenimento delle basi spumante Pinot nero. La zonazione fa la differenza e il mercato, della bottiglia e dello sfuso esportato in tutto il mondo, anno dopo anno ha mostrato di apprezzare strategie aziendali e innovazione. Terre d'Oltrepò dà lavoro a 43 dipendenti e genera un considerevole indotto, non solo per gli addetti della filiera enologica. «Terre d'Oltrepò è un?impresa - spiega il presidente Antonio Mangiarotti - ma soprattutto è il luogo in cui s'incontrano passioni, capacità e voglia di vincere sui mercati con la forza di qualità e gioco di squadra. Da noi non si fa solo tanta teoria». A dar forza a questo messaggio è il direttore e consigliere delegato, Livio Cagnoni: «Dalla fusione a questa vendemmia 2013, i nostri soci hanno reso possibile ciò che pochi credevano pensabile in una zona di produzione contraddistinta, in passato, dalla frammentarietà. Dall'umiltà e dalle scelte di un consiglio d'amministrazione con le idee chiare è cresciuta una grande Cantina che, in virtù degli investimenti posti in essere dagli associati e attraverso le diverse professionalità su cui possiamo contare, dai veterani a tanti giovani freschi di studi che impieghiamo in campo e in cantina, oggi è una realtà cooperativa che abbraccia l'intero Oltrepò Pavese». Sulle colline di Broni e Casteggio inizia un'altra vendemmia per dare valore aggiunto, al di là delle parole, a un territorio che merita di avere un punto di riferimento forte capace di fare qualità in quantità, quella che chiedono i grandi mercati esteri.

 

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