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Cultura - Lunedì, 04 Febbraio 2013 21:27

BRONI - Un anno intero insieme al mitico Lasarat

lasarat_e_compagnia_5_gennaio_1993_tnIn ricordo di Mario Salvaneschi


BRONI A Broni tutti lo ricordano e soprattutto tutti lo rimpiangono. Stiamo parlando di Lasarat, al secolo Mario Salvaneschi, grande attore e grande uomo, che ha fatto la storia del teatro dialettale bronese.

 

 

 

IL RE DELLA RISATA, NELLE PIAZZE E NEI TEATRI - Lasarat era un personaggio che si imparava a conoscere da piccoli, quando si andava al teatro Carbonetti per il veglioncino di Carnevale e lui era sul palco a far divertire grandi e piccini, con un’arte ineguagliabile. E poi nelle feste di piazza, nei teatri di tutta la provincia, in tanti e tanti spettacoli in cui era indiscusso mattatore, lui con una mimica straordinaria, con i suoi personaggi – Maria la darnà e Farena – a portare in scena vizi e virtù della gente d’Oltrepò, con le sue barzellette che sapeva raccontare in maniera formidabile, alla Bramieri, a far riflettere e a far ridere, senza mai scadere nel volgare. E’ stato sul serio un “missionario” della risata, uno che non si tirava indietro quando si trattava di sostenere una causa di solidarietà, quando c’era da aiutare un’associazione, un oratorio, una parrocchia…E’ stato grande attore, nel senso più alto del termine, che pur avendo doti straordinarie, ha scelto di rimanere “attore dialettale di Broni” tout court, anche quando non gli mancarono opportunità di spiccare il volo, al servizio del suo paese e della sua gente.
Ci manca da dieci anni Lasarat e in questo 2013 si incroceranno due ricorrenze particolarmente significative per il teatro dialettale bronese: il decimo anniversario della morte di Lasarat appunto e il ventennale della Compagnia Dialettale dell’Oratorio di Broni che ebbe in Mario Salvaneschi il suo primo sostenitore e l’indiscusso maestro e che continua la sua attività a favore della promozione della cultura e del dialetto bronesi.


LA COMPAGNIA DELL’ORATORIO - La Compagnia dell’oratorio nasce il 5 gennaio 1993 quando debutta a Broni con il lavoro dal titolo “Il Capellone”. Una storia bella fatta di tante serate, di vere e proprie tournée in giro per la provincia di Pavia, di sacrifici, di tante soddisfazioni derivanti dall’affetto del pubblico che ha sempre accompagnato la Compagnia formata da persone che per i più svariati motivi ruotano attorno all’Oratorio De Tommasi di Broni, sede storica del gruppo teatrale.
Ricorrenze importanti che la stessa Compagnia, il Comune, l’Unitre di Broni e la Nuova Pro Loco hanno deciso di “celebrare” con una serie di iniziative che si dipaneranno lungo tutto il 2013.
Il primo appuntamento è previsto per sabato 16 febbraio, quando alle ore 18.00 nella Basilica di San Pietro in Broni, sarà celebrata la Santa Messa in ricordo di Lasarat e di tutti gli attori e gli amici del teatro dialettale bronese defunti. E sono tanti, a dimostrare quanto radicata sia la tradizione dialettale dalle parti di questo lembo di Oltrepò. Personaggi del calibro di Franco Mezzadra, Lino Silva, Carlo Orsi, Angelino Maggi detto Sigalei, Peppino Bruni detto Brunei, Carlo Rossetti detto il Beu, Lino Salvaneschi detto Babasch, Gigi Alloni, Antonio Colombi, Marco Mossolani, i musicisti Peppino Bonfoco, Giuseppe Pedrazzi, Cinzio Baldin e tanti altri, chi più noto, chi meno, chi calcò il palco una stagione sola, chi fu protagonista per più tempo, chi lavorò davantio al pubblico e chi dietro le quinte.
Si continuerà sabato 11 maggio, alle ore 21.00 nel teatro dell’oratorio, con la “prima” della nuova rivista della Compagnia dialettale dell’Oratorio di Broni dal titolo “Donzella al balcone tra sogno e illusione”, versione in dialetto bronese di “Romeo e Giulietta”.
Domenica 12 maggio, alle ore 15.30 presso la sala conferenze di Villa Nuova Italia, in occasione della chiusura dell’anno accademico dell’Unitre, sarà la volta della tavola rotonda sul tema “Lasarat, anima e dialetto, palcoscenico e poesia”, mentre in serata, alle ore 21.00, nel teatro dell’oratorio, la replica della nuova rivista della compagnia dell’oratorio.
Dopo la pausa estiva, dal 27 al 29 settembre presso il Teatro Carbonetti, sarà visitabile la mostra “Augusto Corbellini:l’esteta del teatro dialettale bronese”, un’esposizione dei bozzetti delle scene della compagnia dialettale realizzate dall’artista bronese.
Sabato 28 settembre, alle ore 21.00 nel teatro Carbonetti, la chiusura dell’anno celebrativo con una serata amarcord dal titolo “Ti ricordi quella sera di vent’anni fa…”, con la Compagnia dialettale dell’Oratorio e l’associazione “La Barcela” di Pavia.
In questo 2013 il teatro dialettale bronese ricorda il suo maestro Lasarat e tutti gli altri, uomini e donne che sono parte della comunità bronese, della sua storia, di una storia che non va dimenticata. E’ un doveroso tributo di affetto e di riconoscenza.

 

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