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Cultura - Lunedì, 16 Luglio 2012 14:28

VOGHERA - Un'altra chiesa torna a splendere

Il Santuario di S. Maria delle Graziesantuario_delle_grazie_tn


VOGHERA La ditta Gabbantichità di Tortona ha riportato all'antico splendore, dopo tre anni di intenso lavoro, il Santuario di Santa Maria delle Grazie. C'è anche un libro che celebra questa chiesa vogherese.

 

 

UN PO' DI STORIA - La chiesa vogherese di S. Maria delle Grazie trae la sua importanza storica dal fatto di essere stata il trampolino di lancio di papa Pio V, che entrò nel convento dei padri predicatori di Voghera e fece la vestizione il 18 maggio del 1521 passando poi a Vigevano. L’inizio delle decorazioni ad affresco che ornano le lunette del presbiterio è molto probabilmente correlabile agli interventi promossi da Padre Vincenzo Bandello  (1435-1506), zio di Matteo, generale dell’Ordine Domenicano, autore di opere letterarie sacre, celebre per aver ospitato Leonardo da Vinci nel convento milanese delle Grazie, ove il grande artista realizzò, su commissione di Ludovico il Moro e suggerimenti di Vincenzo, il Cenacolo. Una ristrutturazione successiva agli inizi del XVII secolo, promossa dalla famiglia Carrà o Carrara, diede un aspetto sostanzialmente diverso della volta del presbiterio, inserendo un apparato di stucchi di pregevole fattura (probabili maestranze luganesi) la quale subì nel tempo, almeno nelle parti pittoriche, numerose integrazioni.

 

UN LIBRO SULLA STORIA - Nei giorni scorsi è stato presentato il volume dedicato ad uno dei monumenti più interessanti della provincia di Pavia:  è da sottolineare che nei restauri degli ultimi tre anni, eseguiti dal laboratorio di restauro Gabbantichità di Tortona, si sono riportati all’antico splendore un altare barocco in legno policromo intagliato e dorato con alla sommità una splendida scultura lignea di San Domenico;  l’ altare laterale di S. Francesco con  un  bel dipinto su tela;  un crocifisso della  metà del Quattrocento opera di Baldino da Surso; un crocifisso, sempre della seconda metà del Quattrocento di area lombarda di straordinaria qualità, ma di autore per ora  ignoto ed un  altro importante crocifisso della seconda metà del Cinquecento di ambito lombardo donato dal  Conte Antonio Cavagna Sangiuliani (1843-1913),  grande studioso e bibliofilo , autore di 160 pubblicazioni che riguardano la storia italiana, in particolare quella lombarda e piemontese.
Anche i precedenti lavori  sono stati  cofinanziati dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, ente che non perde occasione di valorizzare il patrimonio culturale della provincia, con un approccio serio e competente ,in sintonia con l’esigenza di recuperare capolavori da troppo dimenticati.
E per ultimo, si è da poco concluso il recupero parziale delle volte del presbiterio, dove non sembrava esserci traccia di affreschi, essendo stati per anni celati sotto diversi strati d’intonaco : solo dopo alcuni tasselli di pulitura, Padre Bozzo, rettore del Santuario francescano, ha deciso di avviare il nuovo intervento, grazie anche all’aiuto economico accordato dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, che ha sempre sostenuto la comunità francescana di Voghera.

 

UN VOLUME PREGIATO - La pubblicazione è composta da 110 pagine dedicate in apertura alla storia del Santuario con  una messa a fuoco esaustiva di Federica Scarrione; un excursus e relativa messa a fuoco sui personaggi illustri che hanno contribuito alla grandezza del Santuario a cura di Vincenzo Basiglio e Donatella Gabba ed una ricognizione sulle opere restaurate e la descrizione puntuale delle fasi dei restauri con alcuni interventi del Funzionario di Soprintendenza Paola Strada e di Padre Guglielmo Bozzo. La pubblicazione è stata realizzata in 1.000 esemplari, curata da Vincenzo Basiglio, Donatella Gabba e Paola Contardi, in carattere Bodoni nel giugno 2012 per i tipi della Litocoop Srl di Tortona su carta Revive  50% riciclata certificata FSC. In duecento copie è stato  inserita in una tasca trasparente un CD con tutte le documentazioni tecnico scientifiche relative ai restauri e l’ importante documentazione fotografica delle fasi di lavorazione, destinata ad un pubblico di esperti e restauratori.Di particolare valore in chiusura sono alcuni passaggi della postfazione di  Fr. Maria Vaccai Ministro Provinciale Provincia Ligure dei Frati Minori.

 

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