BRONI - Robin Hood nella foresta di... Broni

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Spettacolo dialettale a teatro

BRONI Sabato 21 e sabato 28 aprile la Compagnia dialettale dell’Oratorio di Broni presenterà la sua nuova rivista comico musicale. Lo farà alle ore 21.00 nel teatro dell’oratorio, in via Montebello a Broni.

SOTTO IL SEGNO DI LASARAT - “Al ladar simpatic” è il titolo del lavoro del sodalizio bronese per questa stagione. E’ ormai da diciannove anni che la compagnia, cresciuta alla scuola del compianto Lasarat e di coloro che con lui fecero grande la tradizione dialettale bronese, propone al suo affezionato pubblico un nuovo spettacolo, atteso dai tanti amici e appassionati che non mancano di far sentire calore agli attori del gruppo. Negli ultimi anni la compagnia ha scelto di “puntare l’attenzione” su grandi capolavori della letteratura di casa nostra e straniera che vengono “rivisitati”, ovvero adattati al contesto bronese e “tradotti” in dialetto, ferma restando la pressoché assoluta fedeltà al testo. E’ stato così per “Il Malato Immaginario”, “I Promessi Sposi”, la “Bisbetica domata”, “Le smanie della villeggiatura”, “La locandiera”, “I tre moschettieri”, l’ Odissea. Ogni anno, a fine stagione, tra il pubblico serpeggia la curiosità: a chi toccherà la prossima volta? Quest’anno occa a Robin Hood, l’eroe di Sherwood che con le sue avventure continua ad appassionare grandi e piccini in tutto il mondo. Nella rivista della compagnia bronese diventa “Al ladar simpatic”, il ladro simpatico, che con la sua Maryan ed i suoi compagni di brigata, popoleranno non la foresta di Sherwood, ma i boschi attorno a Broni e paesi limitrofi.


I PROTAGONISTI DELLA COMPAGNIA - Attualmente la compagnia è formata da Giuseppe Albanesi, Paolo Cantaluppi, Lorenzo Calatroni, Laura Ursini, Raffaella Vercesi, Irene Eisera, Patrizia Brigada, Simona Contardi, Andrea Duca, Maria Grazia Marino, Riccardo Faggi, Annalisa Zucconi, Franco Montagna, Giuseppe Pallavera, Andrea Rovati, Maicol Troni, Cristian Troni, Daniela Repetti, Marco Rezzani ed Ernesto Ozzola. Le musiche sono eseguite da una vera e propria band ed il corpo di ballo è coordinato da Monia Favaretto. I costumi sono realizzati interamente a mano, mentre le scenografie, veramente straordinarie ed uniche, sono dipinte dal pittore bronese Augusto Corbellini. L’elaborazione del testo e la regia sono affidati all’estro di Milena Sacchi.