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Cultura - Lunedì, 03 Ottobre 2011 09:52

VOGHERA - Suona la poesia, Macellari sale sul podio

Festival internazionale di Indipendenti


VOGHERA Giorgio Macellari (vogherese, 54 anni) è uno dei vincitori del concorso nazionale “Suona la poesia – Edizione 2011”.  Il premio è stato assegnato dagli organizzatori – il Festival Internazionale di Poesia di Genova e il Meeting degli Indipendenti – che hanno indetto per il quarto anno un bando di concorso dedicato a tutti gli artisti singoli e gruppi musicali italiani. Lo scopo del concorso è quello di spingere a esplicitare con il pentagramma la musicalità innata dei testi poetici, che li rende diversi da ogni altro genere di scrittura.

 

UN PREMIO ALL’INTERPRETAZIONE MODERNA DELLA CANZONE - La giuria – presieduta da Claudio Pozzani, direttore del Festival Internazionale di Poesia, e da Giordano Sangiorgi, storico patron del Mei – ha decretato tre vincitori: Patrizia Cirulli (che ha musicato “Forse il cuore” di Salvatore Quasimodo), Marcabru (per “Bon Conseil aux Amants” di Victor Hugo) e appunto Giorgio Macellari, che ha trasformato in canzone “If You Were Coming In The Fall”, una lirica della poetessa americana Emily Dickinson. La motivazione della giuria così recita: “Il premio è stato assegnato ai compositori e cantanti per aver dato vita a canzoni di grande efficacia e classe, sia nell’interpretazione che negli arrangiamenti, rispettando fedelmente i testi e proponendone una lettura moderna che ne esalta l’attualità e la bellezza poetica.”  Per Macellari, si tratta di un ulteriore riconoscimento nei riguardi del suo originale lavoro, contenuto in un cd altrettanto particolare, intitolato “Fricandò – L’amore ai tempi della letteratura”, uscito due anni or sono grazie all’etichetta Primula Records: un’operazione culturale sui generis con la quale il cantautore iriense ha rivestito, con stilemi musicali tra loro assai diversi, una serie di testi poetici della letteratura mondiale, a partire dal Duecento fino ad arrivare al secolo scorso. Fra i testi musicati, oltre a quello della Dickinson, ci sono: tre liriche provenzali (di Jaufré Rudel, Guglielmo IX d’Acquitania e Marcabruno), una poesia di Guido Gozzano e un’altra di Pablo Neruda; inoltre, una lirica del poeta greco Kostantinos Kavafis e il “Blues delle cicche”, tratto da un testo giovanile di Cesare Pavese. Nel cd di Macellari sono infine presenti le cover delle celeberrime “Les Feuilles Mortes” (i cui versi, come noto, sono stati scritti dal poeta francese Jacques Prévert) e “La ballata di Mackie Messer”, tratta dall’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht, con la musica di Kurt Weill: omaggi, dunque, alla cultura francese, tedesca ed europea in generale.  Non solo. In questo singolare percorso tra musica e letteratura, l’artista vogherese ha voluto inserire una dedica a Luigi Tenco, padre nobile della canzone d’autore, con una rivisitazione della poetica e struggente “Vedrai vedrai”.

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