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Cultura - Lunedì, 08 Agosto 2022 15:12

VOGHERA - Camilla Sernagiotto torna in libreria per raccontarci la maledizione del Dakota

camilla sernagiotto 2VOGHERA - Attori, registi, star della musica fino ad arrivare a John Fitzgerald Kennedy, 35esimo Presidente degli Stati Uniti assassinato a Dallas. Personaggi legati da un filo conduttore invisibile, a cavallo tra gli anni 60 e 80 del Novecento, che Camilla Sernagiotto ha saputo collegare grazie a un'intuizione geniale e ad una serie di meticolose ricerche.

 

QUEL SOTTILE FILO INVISIBILE

E' stata proprio la giornalista vogherese Camilla Sernagiotto (che è anche filologa medievale, autrice televisiva e scrittrice. Lavora per Sky Tg 24, «Corriere della Sera», «Vanity Fair», «Wired», «GQ», «Grazia», «Donna Moderna», «Tu Style», «The Wom» e «VICE») a collegare una serie di testimonianze, documentazioni, citazioni, interrogatori e atti processuali di diversi famosi episodi di sangue. Collegamento che porta alla luce tanti nomi di personaggi famosi e la storia di un palazzo simbolo di New York, il Dakota appunto.

I tanti personaggi del libro, John Lennon, Marilyn Monroe, Mia Farrow, Roman Polanski, i Beach Boys, Charles Manson i Beatles e anche Frank Sinatra, Quantin Tarantino e Jfk, vengono anche collocati nel loronew dakota spazio temporale. Si va dalla costruzione del Dakota nel 1960, alle riprese del film Rosmary’s Baby degli anni 67-68 fino ad arrivare negli anni 80 dove, proprio davanti al palazzo, l'8 dicembre del 1980 venne ucciso John Lennon.

Ma il palazzo Dakota, grazie anche alla meticolosa ricerca di Camilla Sernagiotto, viene anche collegato ad altri leggendari fatti di sangue, come l'eccidio di Cielo Drive, dove furono massacrate 5 persone (tra cui l'attrice Sharon Tate), che ebbe come mandante Charles Manson.

Leggendo "La leggenda del Dakota" si capisce subito che non si tratta di un vero e proprio romanzo, anche se i tanti colpi di scena lo fanno sembrare tale. Oltretutto uno sfondo romanzesco lo si può anche ricavare dalla leggenda stessa del palazzo. Il Dakota pare sia stato teatro di riti satanici, legato al celebre esoterista Aleister Crowley (fondatore del moderno occultismo nonché fonte di ispirazione per il satanismo, la cui faccia compare inoltre sulla copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles). Crowley negli anni Cinquanta ispirò Anton LaVey, fondatore della Chiesa di Satana (di cui poi sarà nominato reverendo Marilyn Manson). E Anton LaVey collaborò con Polanski (che è sempre stato un grande fan di LaVey) per rendere credibili i rituali satanici presenti nel film Rosemary’s Baby

Insomma, misteri e intrighi che potranno essere svelati solo acquistando on line e nelle migliori librerie "La maledizione del Dakota), edito da Arcana e scritto dalla vogherese Camilla Sernagiotto.

 

la maledizione del dakota cover1

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