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Cronaca - Sabato, 20 Aprile 2013 09:26

VOGHERA - Torna a casa ubriaco e la moglie lo manda al pronto soccorso

ambulanza-voghera tnE' successo in Corso XXVII Marzo

VOGHERA Tutto il giorno fuori casa alla ricerca di un lavoro che non c’è. Tra un colloquio e l’altro, tra un curriculum da consegnare e un’agenzia da contattare, c’è però un bar da frequentare. E così l’uomo torna a casa senza lavoro e ubriaco. Ma questa volta la moglie gli riserva una sorpresa.

 

 

La disoccupazione giovanile è ai massimi storici, ma anche per un 48enne trovare lavoro è pressochè impossibile. Al di là della crisi, anche la situazione anagrafica non è dalla sua parte. E così capita spesso che dopo i tanti rifiuti e una situazione che peggiora giorno dopo giorno l’uomo, un vogherese, si lasci andare e cerchi di affogare i suoi dispiaceri nell’alcol, forse per dimenticare momentaneamente una situazione che sta diventando insostenibile. Mai avrebbe potuto pensare però che l’altra sera la moglie, stufa di questa situazione, reagisse, e anche in malo modo.

Sono da poco passate le 22 quando alcuni passanti vedono un uomo semi incosciente su una panchina di Corso XXVII Marzo, vicino al bar Bon Bon. Non è solo un po’ brillo ma ha anche una ferita alla testa e il volto un po’ sporco di sangue. Inevitabile allertare il 118, che arriva pochi minuti dopo e accompagna il 48enne al pronto soccorso, per medicargli la ferita. Ed è proprio mentre i medici lo stanno aiutando che salta fuori l’amara verità.

L’uomo è tornato a casa un po’ brillo, cosa che ultimamente è successa troppo spesso, tanto che i Carabinieri sono intervenuti più volte nel loro appartamento di Corso XXVII Marzo. Questa volta però la moglie è furiosa e dopo l’ennesimo litigio, dovuto alla situazione economica della famiglia dopo la perdita del lavoro e anche alla presunta scarsa volontà dell’uomo di cercarsi un’altra occupazione, prende un piatto e glielo rompe sulla testa. L’uomo esce di casa e si corica sulla panchina, fino a quando non si trova steso sul lettino dell’ambulanza. Solo allora riprende conoscenza e racconta la sua storia.

 

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