L'ALLARME DI COLDIRETTI - “Prima fra tutte – dichiara Giuseppe Ghezzi, presidente della Coldiretti di Pavia – l’abbandono di ampie zone nei territori di alta collina e montagna a causa della scarsa redditività dell’impresa agricola in quelle condizioni. La seconda causa – prosegue Ghezzi – è certamente l’esasperata cementificazione che in 50 anni ha sottratto all’agricoltura qualcosa come 19.000 campi di calcio. In provincia di Pavia negli ultimi 40 anni la superficie agricola si è ridotta del 9,3 per cento”. “Noi agricoltori facciamo manutenzione – interviene il titolare dell’azienda agricola Torti di Castelrotto, frazione di Montecalvo Versiggia, – ma non possiamo sostenere da soli l’onere del mantenimento del territorio. Le Istituzioni intervengono e fanno quanto è in loro potere ma troppo spesso devono abbandonare i lavori a metà per mancanza di fondi. Occorre un maggior coordinamento tra istituzioni e privati in modo da realizzare interventi organizzati e mirati, che individuino le soluzioni fino allo scarico definitivo nei grandi canali d’acqua, altrimenti non faremo altro che spostare il problema in una zona diversa. Certamente non si possono fare i miracoli, ma un maggior coordinamento, con una sola ampia regia, permetterebbe di ottenere risultati molto più efficaci con la medesima spesa. La nostra azienda ha subito danni consistenti più di una volta, siamo intervenuti per quanto di nostra competenza, ma ci rendiamo conto che sarebbe opportuno proseguire con una strategia comune tra privati e pubblico”.