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Cronaca - Venerdì, 14 Dicembre 2012 15:27

VOGHERA - Alcol e droga, tutti gli alunni al volante

conferenza_sulla_buona_strada_tnProgetto di simulazione sulla sicurezza stradale


VOGHERA Simulazioni di guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Grazie ad un contributo regionale, il Comune di Voghera da il via a un progetto di prevenzione stradale diretto alle classi quinte delle scuole.

 

 

 

 

SONO SULLA BUONA STRADA - Il Progetto avrà come titolo "Sono sulla buona strada" e coinvolgerà i ragazzi della 5^ classe delle scuole secondarie di secondo grado cittadine. Tutte le scuole secondarie di secondo grado della città:  Istituto Gallini - Istituto Maragliano - Istituto Baratta – Istituto Calvi - Istituto Maserati - Istituto Galilei e Istituto Gattoni hanno aderito all’iniziativa finanziata con il contributo della Regione Lombardia, in collaborazione con la Provincia di Pavia, il Comune di Voghera e l’Associazione di Promozione Sociale VitaSicura. Alla presentazione del progetto erano presenti il sindaco Carlo Barbieri, l'assessore alla Polizia Locale Giuseppe Carbone e il comandante della Polizia Locale Giuseppe Calcaterra.

 

TROPPI GIOVANI MUOIONO SULLE STRADE - Il dato più preoccupante è che nel corso degli anni il trend non sembra essere calato in maniera decisiva, nonostante le contromisure (vedi aumento dei controlli ed introduzione della patente a punti). Dopo un primo calo degli incidenti avvenuto subito dopo l’introduzione della patente a punti, si è avuta un’ inversione di tendenza ed i dati più recenti sulla mortalità dicono che la percentuale di vittime tra i 21 e i 29 anni è ancora del 23%, mentre tra i 40 e i 49 anni è del 13% e tra i 50 e i 59 scende al 9,5%. In generale sul fronte della circolazione stradale l’Italia è in cima alla classifica delle persone uccise in incidenti stradali: 5.670 nel 2006 contro i 5.100 tedeschi.

ALCOL E DROGA LA CAUSA PRINCIPALE - Negli ultimi tempi si è visto che le principali cause degli incidenti stradali, oltre che al mancato rispetto delle regole del Codice della Strada, è la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.  Negli ultimi anni l’unione tra l’uso di alcol e droghe e la guida è diventato un binomio quasi sempre presente, questo dato indica la necessità di informare i giovani sui rischi che alcol e droga producono a livello psicofisico e delle inevitabili conseguenze se ci si mette alla guida in non perfette condizioni fisiche.
Diventa inoltre indispensabile educare i ragazzi e le loro famiglie ai principi della Legalità con l’insegnamento del rispetto delle regole, come prerequisito essenziale per la propria sicurezza e quella altrui.


INTERVENIRE SU CHI TENDE A TRASGREDIRE - Per quale motivo è stata scelta questa fascia di età (17-18 anni) e come intervenire su di essa per ottenere i risultati che ci siamo prefissati? In questa fase i ragazzi conoscono la gran parte delle regole del Codice della Strada, ma piace a loro trasgredirle, in una sorta di vera sfida con loro stessi e con gli altri. Si rischia di avere l”Effetto Vaccinazione”: fenomeno per cui le persone che ricevono un alto dosaggio di informazioni su certi fenomeni sociali, magari in toni allarmistici, si possono sentire immunizzati da ogni pericolo, allontanano da sé informazioni che risultino per loro particolarmente minacciose o dolorose, questo li porta ad una sorta di onnipotenza che li porta a dire che: “Tanto a loro certe cose non accadranno mai”. Lavorando solo sul piano del sapere e dell’aumento delle conoscenze sarà difficile mettere in atto un nuovo “sentire” e quindi un nuovo “agire”. Il nostro scopo è quello di far diventare un nuovo “agire” tutte le informazioni cognitive che i ragazzi già possiedono e tutte le nuove informazioni che andranno ad acquisire e attraverso questo nuovo “agire” arrivare ad una nuova “cultura della mobilità”.


INTERVENTI CON PROVE DI SIMULAZIONE - E’ per questo motivo che gli incontri saranno volti soprattutto a stimolare le loro capacità, attraverso strumenti di autovalutazione delle caratteristiche percettive (percezione del rischio), cognitive (attenzione, concentrazione, resistenza alla monotonia) e di personalità implicate nella guida.
L’equipe che entrerà nelle classi sarà formata da un appartenente la  Polizia Locale e da una Psicologa che affronteranno i vari argomenti sia da un punto di vista psicologico e sociale, sia da un punto di vista giuridico e legislativo. Attività  programmate:n° 3 incontri tematici per ogni classe coinvolta così suddivisi:Primo Incontro: verranno trattati gli argomenti appartenenti alla sicurezza oggettiva:1.    la regola – il suo rispetto – la sanzione 2.    La velocità elevata3.    La mancanza della distanza di sicurezza e i sorpassi azzardati4.    Le conseguenze del mancato uso dei dispositivi di sicurezzaSecondo Incontro: i ragazzi si sottoporranno all’autovalutazione delle proprie capacità percettive, cognitive e di personalità (percezione del rischio, attenzione, concentrazione e resistenza alla monotonia), attraverso prove attitudinali al computer. Verrà utilizzato il Driver Test, strumentazione computerizzata di origine spagnola chi viene adottata in molti paesi europei per valutare lo stato psicofisico del guidatore.   Terzo Incontro: avrà come argomento l’uso e l’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti e le conseguenze che derivano dal loro utilizzo sia alla guida di un mezzo di trasporto che non. Si parte dalle conoscenze che già in possesso dei ragazzi e che, è già stato dimostrato, per la maggior parte si rivelano errate anche a causa dei media e dei gruppo dei pari e si procede con una corretta informazioni sia delle conseguenze che si possono avere a livello psicofisico sia delle conseguenze che si possono avere a livello giuridico e legislativo se si viene fermati sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Risultato attesoMaggiore rispetto delle regole e di conseguenza una diminuzione delle infrazioni al Codice della Strada Tale risultato potrà essere verificato nel tempo. Tale percorso formativo rappresenta, infatti, non un punto di arrivo, ma un percorso che deve continuare nel tempo. L’obiettivo è quello di attuare un cambiamento di attitudine, cui segua una modifica del comportamento.

 

 

 

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