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Cronaca - Sabato, 23 Giugno 2012 12:27

VOGHERA - Gigione, il Gabibbo e quella foto "compromettente"

Storie e aneddoti di una lunga amiciziaGigi FRONTI (click to enlarge)


VOGHERA Potrei raccontare decine di aneddoti, ma ne ho scelto solo qualcuno. Ho deciso di scrivere questo articolo perché sono sicuro che Gigi l’avrebbe letto con il sorriso sulle labbra, come quello che riusciva sempre a strapparti. Addio Gigione.

 

 

DI NOTTE DORMI? - “Non dirmi che stai dormendo… Passa da me domani mattina che ti do una notizia…”. Era quasi l’una di notte quando il mio vecchio Motorola Microtac (era gigantesco… perché l’hanno chiamato Microtac??) si mise a suonare. Avrebbe potuto chiamarmi la mattina successiva, come penso avrebbe fatto qualsiasi persona. Appunto, qualsiasi persona, ma non “Gigione”.


IN EFFETTI… UNO SCOOP –
Le notizie che ti passava Gigi Fronti non erano mai banali. Uno spazietto in prima pagina te lo guadagnavi sempre. Anche se all’epoca io ero a “Il Punto” e solo da pochi mesi avevo iniziato a realizzare il mio sogno: fare il giornalista. Uscivamo di lunedi mentre la Provincia Pavese era in edicola dal martedi alla domenica, con una redazione preparata e agguerrita (ieri come oggi), che lasciava poco o niente alla concorrenza. Ma Gigi qualche spunto riusciva sempre a dartelo… qualcosa che ti consentisse di fare un articolo sullo stesso argomento ma con qualche particolare in più o diverso. Accompagnando la sua confidenza con la classica frase… “Insì at fè no la figura dal luc…”. Per la cronaca, la notizia di quel giorno era un “corso pratico per realizzare cesti in vimini che l’allora Amministrazione Scotti aveva ideato per i nomadi “vogheresi”. Una vera manna per noi che lavoravamo al Punto.


POCHI ANNI DOPO, FIANCO A FIANCO –
“Aurelio, ma non eravamo d’accordo che l’addetta stampa dovesse essere bionda e con il seno grosso?”. Maggio 2000. Era il mio primo giorno di lavoro come addetto stampa al Comune di Voghera. Gigione mi accolse così, con una grande risata. Torriani, intanto, scuoteva la testa. “Dai muoviti che inizia la Giunta..”. E Gigi, immancabilmente, “Tu inizia ad andare, che io sono già la…”.


QUANDO DA ANDREA DIVENTAI “INDRO” – In questo momento non ricordo di preciso cosa combinai dieci anni fa. Fatto sta che scrissi un comunicato stampa che mi aveva chiesto Gigi ma poi, per errore, per disattenzione o chissà per quale motivo (i misteri dell’informatica?) ne stampai un altro, di alcuni mesi prima, e glielo portai. Lui non “fece una piega”, come si suol dire. Prese il foglio, iniziò a leggerlo, si accese una sigaretta e con tutta calma arrivò fino alla fine (erano circa una cinquantina di righe). Poi piegò il foglio mi guardò e disse… “Vabbè che è lunedi mattina, però mi sembri ancora addormentato”. Come tanti sapranno (purtroppo le nuove generazioni sempre meno…) in dialetto “addormentato” si dice “Indorment” o “Indrument”. Da li Indro… “che sta per INDROmento e non per Indro Montanelli”, diceva Gigi ridendo.


EHI BESUGO… DEH CRETINO – Era la Fiera dell’Ascensione del 2004 e uno degli ospiti d’onore era il Gabibbo, quello originale, direttamente da Striscia la Notizia. Doveva premiare alcuni alunni di una scuola che avevano organizzato un progetto di carattere ambientale. Quella sera il sindaco Torriani era fuori Voghera con la famiglia e quindi delegò il vice sindaco a rappresentare l’Amministrazione Comunale. Gigione arrivò puntuale, vide tutta la manifestazione e poi salì sul palco per premiare i ragazzi. Quando venne presentato, il Gabibbo gli si avvicinò e gli disse piano… “Belin sei il Vice Sindaco! Che besugo, sei più grosso di me…”. E Gigione senza scomporsi.. “Deh cretino, a vot du psà in tal cu?”.


HO VISTO GIUSEPPE CHE MI FOTOGRAFAVA – “Gigi, ma cos’hai combinato? Non posso mai lasciarti solo…”, disse Torriani un giorno sfogliando le pagine della Provincia Pavese. Un’estate, infatti, non ricordo di quale anno, Gigi Fronti partecipò ad una funzione religiosa in Duomo, alla presenza di quasi tutti i 78 sindaci dell’Oltrepo Pavese. Era quindi obbligatorio indossare la fascia tricolore. Soltanto che Gigi sbagliò ad indossarla. Per legge, infatti, la fascia tricolore deve essere portata sulla spalla destra, con la striscia verde rivolta verso il collo. Gigione invece la indosso sulla spalla sinistra, a differenza degli altri 70 sindaci. Fu così che Giuseppe Sboarina (fotografo della Provincia Pavese, ndr) notò subito questa incrongruenza e, facendo finta di niente, lo fotografò con Gigi che sorrideva. Pochi giorni dopo l’articolo sulla Provincia Pavese. Quella mattina Gigi arrivò da me in ufficio. Rise per dieci minuti e poi mi disse… “E dire che ho pensato… ma è possibile che 70 Sindaci sbaglino tutti insieme a indossare la fascia?”.

 

Andrea PESTONI

 

 

 

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