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Cronaca - Domenica, 01 Gennaio 2012 12:42

VOGHERA - Aguzzini vogheresi finiscono in manette

Picchiavano e ricattavano una 20enneSQUADRA INVESTIGATIVA (clicn to enlarge)


VOGHERA Minacciavano e picchiavano una prostituta romena di 20 anni per costringerla a consegnare parte dell’incasso. La Squadra Mobile del Commissariato ha però stretto le manette attorno ai loro polsi. Lei una vogherese, Emanuela Marulli, lui tunisino, Ben Said Bechir (38 anni).

 

 

 

NELLE GRINFIE DEI MOSTRI – La Marulli e Said Bechir vivono con la loro bimba di due anni in un appartamento di via Matteotti, a pochi metri dalla stazione ferroviaria. Proprio sui quei marciapiedi lavora una prostituta romena di 20 anni, senza fissa dimora e senza famiglia. Con una storia di sofferenza alle spalle. I due aguzzini sono riusciti a conquistare la fiducia della giovane ragazza, ma proprio in quel momento è iniziato l’incubo.


MINACCE E BOTTE – Ben presto la giovane romena ha capito che la Marulli e Said Bechir non volevano essere di conforto o aiutarla, ma al contrario hanno iniziato a minacciarla, fino ad arrivare alle via di fatto. In pratica, la ragazza, per poter lavorare tranquillamente, doveva consegnare loro almeno 150 euro alla settimana. Altrimenti erano botte e gli veniva impedito di lavorare. La Polizia, però, era a conoscenza della vicenda.


SCATTA LA TRAPPOLA –
E’ la sera del 30 dicembre quando gli agenti del Commissariato tendono la trappola ai due aguzzini. Le banconote della ragazze romena vengono fotocopiate e segnate. Al momento del passaggio i poliziotti intervengono e per i due coniugi è la fine. Le banconote appena ricevute sono la prova dello sfruttamento alla prostituzione e così scatta la denuncia. Emanuela Marulli si trova in custodia cautelare con l’obbligo della firma (è a casa con la sua bimba di due anni). Il marito, Ben Said Bechir, è invece al carcere di Voghera.

 

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