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Cronaca - Giovedì, 11 Novembre 2010 15:49

CODEVILLA - Dopo il consiglio i Carabinieri scortano il Sindaco

Una seduta aperta sulla discaricaCONSIGLIO (click to enlarge)


CODEVILLA - Durante il consiglio comunale si arriva quasi alla rissa e alla fine il sindaco deve farsi accompagnare a casa dai carabinieri. E’ successo mercoledì sera a Codevilla, dove con una seduta aperta al pubblico si è parlato del recupero ambientale della ex cava che si trova vicino alla ditta Meta.

 

RECUPERO AMBIENTALE O DISCARICA? - Un’operazione vista da molti come il tentativo mascherato di realizzare una discarica: gli inerti che sarebbero utilizzati per riempire il sito sembra possano essere inquinanti molto pericolosi.  La tensione era già alta, quando uno scambio di battute fra un cittadino che ha fatto un’affermazione un po’ sopra le righe, e un consigliere di maggioranza, ha rischiato che il tutto degenerasse in rissa. In mezzo s’è messo anche Raffaele Tesoro, di Voghera a Cinque Stelle, che è stato apostrofato pesantemente dal consigliere con un sonoro «Vai a c….e!». Intanto tra il pubblico fischi e urla crescevano.

LE DICHIARAZIONI DELL'OPPOSIZIONE - La seduta si era aperta con le dichiarazioni del capogruppo di minoranza, Giovanni Cristiani: «Noi siamo sempre stati contrari perché questo recupero rischia di creare un pericolosa discarica: i codici indicati nei documenti ufficiali, infatti, non escludono che vi si mettano sostanze tossiche. E una falda acquifera, da cui attingono numerosi Comuni, è molto vicina al sito».

LA MINORANZA DI RETORBIDO - Michele Barosselli, esponente della minoranza di Retorbido, ha fatto una disamina dei materiali, secondo i codici riportati sui documenti ufficiali: «Ci sono sostanze pericolosissime, tra cui il Policlorobifenile, Pcb, considerato cancerogeno e molto dannoso per la salute». Achille Cester, rappresentante di Generazione Italia per Voghera, ha illustrato i suoi dubbi con chiarezza: «Questa è una vera discarica, altrimenti non sarebbe stata prevista l’impermeabilizzazione. Quando i materiali sono davvero inerti non ci sono certe preoccupazioni».
Molti cittadini hanno voluto intervenire per manifestare i propri dubbi, sia che fossero residenti di Codevilla, come Elisabetta Araldi Guerra «Questa è una follia», o di fuori, come Antonella Galati «Vivo in Oltrepò lavorando a Milano perché questo ambiente mi piace, non voglio sia rovinato». La ragazzina Rebecca Ruotolo, di 14 anni, ha chiesto al sindaco «Ma ai giovani non avete pensato?».

A CASA CON I CARABINIERI - Sono stati davvero numerosi gli interventi, che hanno esternato la rabbia della gente. Alla fine il sindaco Marchesotti e la Giunta hanno fatto fatica a replicare, perché fischi e urla ne coprivano le parole. A un certo punto il primo cittadino ha concluso la seduta perché impossibilitato a continuare. E per farsi accompagnare a casa incolume ha dovuto chiamare i carabinieri.

 

Alessio ALFRETTI

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