VARZI - Dopo la festa di Bosmenso qualcuno gli devasta la casa e si firma SATANA (Le immagini)

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Stanno indagando i Carabinieri

VARZI - La casa distrutta, i mobili rovesciati, i vetri rotti. E una scritta sui muri di casa che sta gettando un'ombra scura su quanto è accaduto a Bosmenso l'altra notte. Chi ha compiuto il disastro si è firmato "Satana". I Carabinieri hanno subito aperto un fascicolo sulla vicenda.

PRIMA LA FESTA POI IL RAID - La tradizionale festa che si tiene ogni anno a Bosmenso rappresenta uno degli appuntamenti mondani più gettonati della Valle Staffora. Così venerdi scorso le strade del borgo erano ancora brulicanti di gente proveniente da tutto l'Oltrepo. Una volta spente le luci, però, non tutti sono andati a dormire, perchè in piena notte qualcuno ha pensato di mettere a segno un raid vandalico, che ora è al vaglio delle forze dell'ordine. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Zavattarello ed ora si sta cercando di capire se si tratta di una bravata (piuttosto pesante) oppure se c'è un particolare movente.

LA MIA CASA COMPLETAMENTE DISTRUTTA - "Mia zia mi ha telefonato: corri su a Bosmenso, vieni a vedere cosa è successo. Pensavo a qualche bravata e invece...".
C.B., 51 anni, residente a Cervesina, possiede una casa di villeggiatura nel piccolo borgo montano. Ormai non lo frequenta più molto spesso, perchè il lavoro assorbe molto del suo tempo.
"Mi sono recato a Bosmenso e quando sono entrato in casa non credevo ai miei occhi - racconta - La mia casa era completamente distrutta. Hanno forzato la porta della cantina, sono entrati, sono saliti al piano superiore e hanno distrutto tutto: mobili antichi, il televisone, lo scaldabagno, tutti gli arredi. E poi quelle macabre scritte sui muri. Ho chiamato immediatamente il 112". C.B. è preoccupato della vicenda. "Non ho mai ricevuto minacce - dice - Ma dopo aver controllato la casa ho scoperto che non è stato rubato nulla. Chi è entrato voleva solo distruggere tutto". Nessun'altra abitazione di Bosmenso, nè quella notte nè in precedenza, era stata presa di mira.

Andrea PESTONI (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

LA FOTOGALLERY DEL RAID VANDALICO