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Cronaca - Domenica, 28 Giugno 2015 19:08

BRESSANA - Il mondo del calcio è sotto choc

matteo landiniPer la morte del giovane calciatore

CASATISMA - Sgomento e incredulità di tutto l’ambiente calcistico oltrepadano. La notizia della tragica morte di Dario Triglione ha scosso tutti coloro che l’hanno conosciuto e lo ricordano come una persona solare e sempre sorridente. Gianluca Palladini, attuale direttore sportivo del Bressana, ha conosciuto Triglione nella sua esperienza con il club arancione.

 

AVEVA GIOCATO NELLE GIOVANILI DEL MILAN - Il suo ricordo è pieno di commozione:” Si fa fatica a trovare le parole in questi momenti. Dario arrivò a Bressana nel 2007  ed era con noi nel 2010, quando abbiamo vinto il campionato.  La sua qualità che mi ha sempre colpito è la sensibilità, nell’affrontare tutte le cose della vita, compreso il calcio. Era anche un ottimo calciatore, aveva svolto tutta la trafila giovanile nel Milan, prima di venire da noi a Bressana. A metà anno, nel 2010, si era trasferito a Zavattarello e negli ultimi anni aveva giocato qui nella nostra zona. L’ultima esperienza l’ha fatta a Lungavilla, dove poi si era infortunato al ginocchio ed era rimasto fermo per tutto l’anno . Era un ragazzo di animo buono , che si faceva voler bene da tutti. Le circostanze tragiche in cui ha perso la vita, a 26 anni e con un bambino piccolo da crescere, lasciano davvero senza parole. Voglio porgere le più sentite condoglianze ai familiari di Dario in questo momento drammatico”.  Anche Matteo Landini, attuale allenatore del Varzi, è profondamente colpito dalla morte di Dario:” Non ho allenato personalmente Dario, ma  nei cinque anni che ho trascorso a Bressana, ho avuto modo di conoscerlo bene. La vita non è mai stata tenera con lui, l’ha sempre messo alla prova sin da bambino, ma nonostante tutte le difficoltà, lui era sempre solare e sorridente, trasmetteva positività a tutti. Ho avuto modo di incontrarlo proprio  l’altro giorno, era col suo bimbo Romeo, che amava follemente. Anche l’altro giorno l’ho visto col sorriso sulle labbra, e mi aveva detto che tra poco si sarebbe trasferito all’estero col suo bimbo per 3-4 anni. Questa sua gioia di vivere Dario l’ha trasmessa anche a suo figlio e mi piace ricordarlo cosi, sempre sorridente e positivo”.

Alessandro QUAGLINI

 

 

 

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