All'associazione Massimo Ghio
STRADELLA - Numeri in costante crescita quelli che descrivono l’attività dell’Associazione “Massimo Ghio” di Stradella e Broni. Numeri che segnalano una situazione di disagio crescente che colpisce famiglie straniere, ma anche italiane, che bussano alla porta dell’associazione chiedendo indumenti, scarpe, coperte, lenzuola, biancheria, ma anche passeggini, lettini o altre materiale per la prima infanzia.
C’E’ SEMPRE PIU’ BISOGNO - Lo scorso anno l’Associazione ha distribuito un totale di oltre 10.000 pezzi a decine e decine di nuclei famigliari. L’Associazione “Massimo Ghio” svolge la sua attività dal 1999, anno in cui venne fondata da Margherita e Michele Ghio per continuare l’opera di carità svolta dal loro figlio Massimo, scomparso prematuramente tre anni prima.
L’attività del sodalizio consiste principalmente nella raccolta di indumenti e di materiale di prima necessità nuovo o in ottimo stato che viene poi ridistribuito, privilegiando soprattutto i bambini e le famiglie con figli appena nati o in età scolare. Gli abiti non più utilizzati possono essere lasciati direttamente presso la sede dell’Associazione.
“Anche lo scorso anno – fa notare il Presidente Margherita Pomero Ghio mentre risponde al cellulare ad una signora che chiede vestiti – le richieste di aiuto sono aumentate. Sempre più famiglie bisognose, sempre più persone straniere anche se non mancano gli italiani. Non pretendiamo di fare grandi cose, il nostro è semplicemente un primo aiuto che però consideriamo fondamentale e prezioso. Soprattutto dove ci sono bambini, che sono i primi a soffrire di questa situazioni di grave e diffuso disagio. Cerchiamo di dare qualcosa a tutti quelli che bussano alla nostra sede ed è per questo motivo che chiediamo le generalità di coloro che vengono da noi e segniamo ogni volta cosa consegniamo, in modo da evitare che qualcuno rimanga senza aiuto”.