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Cronaca - Martedì, 03 Febbraio 2015 17:35

CASEI GEROLA - Sollecito al Ministero per sbloccare i fondi destinati all'ex Zuccherificio

 Ancora viva l'ipotesi di riconversione ex-zuccherificio---presidio tn

CASEI GEROLA - Dopo l’incontro dei giorni scorsi con le maestranze e le organizzazioni sindacali dell’ex zuccherificio di Casei Gerola, il Presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone si è rivolto al ministero. 

POSTI A RISCHIO - Il Presidente ha deciso di rivolgersi al Ministero dello Sviluppo Economico, e per conoscenza al Ministero delle Politiche Agricole, per sollecitare la concessione degli incentivi destinati agli impianti oggetto di riconversione del settore bieticolo-saccarifero ( dei quali fa parte anche l’impianto della società Bioenergy Casei Gerola srl) senza i quali sono a rischio sia posti di lavoro, che la filiera per la produzione di biomasse.

IL CASO - Lo stabilimento di Casei Gerola è un impianto autorizzato dalla Provincia di Pavia per la produzione di energia da fonti rinnovabili e oggetto di accordo di riconversione produttiva tra Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Comune di Casei Gerola, Finbieticola srl, Immobiliare Casei Gerola srl, Organizzazioni Professionali Agricole della Provincia di Pavia, Rappresentanze sindacali dei lavoratori. La Bioenergy Casei Gerola srl ha inoltre sottoscritto l’Accordo di Filiera per la produzione di biomasse “No Food” in provincia di Pavia con le Organizzazioni Professionali Agricole della Provincia di Pavia. L’impianto rientra, dunque, a pieno titolo tra gli impianti destinatari di incentivi governativi.

IL COMMENTO - “Questa azione – spiega il Presidente Daniele Bosone – nasce dopo aver registrato i timori, sia delle maestranze della società, sia delle organizzazioni sindacali che del mondo agricolo coinvolto dal processo di riconversione. Senza incentivi la società non è in grado di far partire il piano aziendale; questo significa danni occupazionali ed economici. Ci sono una trentina di dipendenti con fine cassa integrazione a giugno e agricoltori che si sono impegnati nel proseguire la sperimentazione della coltivazione del sorgo da fibra”.

 

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