VOGHERA - Scagionato e liberato: Bahirov e' innocente. Secondo la prova del Dna non c'e' stato nessuno stupro

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VOGHERA  -  La gioia di essere stato scagionato e liberato dal carcere di San Vittore deve forse essere stata più grande di quella di un gol. Stanislav Bahirov, centravanti della Vogherese, dalla fine dello scorso mese di gennaio si trovava in stato di detenzione con l'accusa di stupro.

L'esame del Dna chiesto proprio da Bahirov

E' stato proprio il calciatore 25enne, tramite il suo avvocato Daniela Damiano, a chiedere di essere sottoposto all'esame del Dna, che ha stabilito un dato incontrovertibile: le tracce biologiche prelevate alla ragazza 19enne abusata e violentata in un parco della periferia milanese (zona Fulvio Testi) non corrispondono a quelle del calciatore di origini ucraine. La Procura di Milano ha preso atto di questo verdetto e le porte del carcere si sono aperte. Bahirov è potuto tornare dalla sua famiglia, composta dalla moglie e da due figli. La Procura di Milano dovrà ora andare alla ricerca del vero colpevole dello stupro della 19enne.