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Attualità - Sabato, 30 Luglio 2022 17:01

L'EDITORIALE DEL DIRETTORE - Ammazza un uomo ed i passanti filmano: siamo nell'era della vergogna, dove un post su Facebook vale piu' di una vita umana

alikaCIVITANOVA MARCHE - Picchiato a sangue con la stampella che usava per camminare, dopo essere stato investito da un'auto alcune settimane fa e poi strozzato, fino a soffocarlo ed ucciderlo. Tutto questo sotto gli occhi dei passanti, che non solo non sono intervenuti, ma hanno anche filmato l'aggressione.

 

E' stata questa la tragica morte di Alika Ogorchukwu. nigeriano di 39 anni, marito e padre di 2 bambini. Viveva di espedienti, di elemosina, ma non ha mai rappresentato per nessuno un pericolo sociale. A differenza dell'assassino, il pregiudicato Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, che avrebbe ucciso il nigeriano per un apprezzamento di troppo alla sua compagna e che ora dal carcere, prima di tentare la carta giuridica dell'infermità mentale, ha chiesto pateticamente scusa ai familiari della vittima.

L'aspetto che colpisce di più di tutta questa vicenda, però, è l'indifferenza e la crudeltà dei passanti, che invece di intervenire in soccorso dell'uomo, filmato addirittura la sua morte con lo smartphone. Come si sentiranno adesso queste persone? Cosa avranno provato quando hanno premuto il tasto "Stop" del telefono perchè ormai, essendo morto l'uomo, non avevano più nella da filmare? Che esempio danno ai loro figli, ai loro cari, ai loro conoscenti?

Dal punto di vista giuridico dovrebbero essere condannati, così come dovrebbero essere condannati gli omertosi. E dovrebbero essere condannati anche e soprattutto moralmente, perchè sono lo specchio di una nuova società che considera più importante un post su facebook della vita di un uomo.

Andrea PESTONI (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

 

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