VOGHERA - Erano decine le osservazioni presentate in merito alla costruzione dei biodigestore di Campoferro, che hanno indotto la Provincia di Pavia a fissare il 25 agosto prossimo, in piena campagna elettorale, una nuova conferenza dei servizi. Osservazioni che sono state recepite anche dalla Società costruttrice.
I TANTI DUBBI DELL'IMPIANTO
Fra le tante osservazioni che sono state presentate ce ne sono alcune che i proponenti hanno ritenuto più importanti di altre, come il potenziale inquinamento della falda acquifera, il proliferare di topi e zanzare, il possibile aumento dello smog e non da ultimo anche una questione di sicurezza legata alla presenza dell'impianto.
Si tratta di osservazioni che la società "Voghera Green Energy", che ha sede a Bovolone in provincia di Verona e che ha presentato, nei mesi scorsi, diversi progetti relativi ai biodigestori (un altro dei quali anche a Casei Gerola), ha già recepito ed ha considerato come "piccoli intoppi".
"Gli impianti di produzione di biometano da fonti rinnovabili sono da considerarsi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti", ha dichiarato Walter Gaulio, Presidente della Conferenza dei Servizi, che deve dare il via libera al progetto.
Intanto partiti politici, Cittadini, associazioni ambientaliste e potenziali comitati continuano la loro battaglia, che si preannuncia davvero molto difficile.