Voghera sei tu

Nav view search

Navigation

Search

Attualità - Lunedì, 08 Dicembre 2014 13:57

EDITORIALE - Se un ladro entra a casa vostra state attenti a non difendervi troppo

legge tnL'epilogo della vicenda di Torricella

VOGHERA - Non sono un avvocato. Non mi sembra il caso oggi, festa dell'Immacolata, di importunarne uno e non voglio nemmeno perdere tempo a cercare su Internet. Ma sono curioso di sapere in che cosa consiste il reato di "Eccesso di legittima difesa".

Come vi ho anticipato, cari lettori, prendete queste poche righe come una serie di semplici riflessioni (condivisibili o meno sia chiaro). A Torricella Verzate c'è un anziano di 81 anni. Una sera torna a casa e scopre che, nella rimessa vicino alla sua abitazione, c'è un ladro armato di cacciavite.

L'81enne, anziano e solo, è comprensibilmente spaventato. Imbraccia un fucile, regolarmente denunciato, e spara al ladro. Non ha intenzione di ucciderlo. Partono due colpi: uno ferisce il ladro ad una mano e l'altra pallottola si conficca nell'addome. Il malvivente viene portato in Ospedale e, inizialmente, nonostante le ferite, non sembra essere in pericolo di vita. L'anziano viene subito denunciato per lesioni, e qui nulla da dire. E per "Eccesso di legittima difesa".

Ebbene si, non ho resistito. "Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa" (fonte Wikipedia). Questa è la legittima difesa. Quindi significa che l'anziano avrebbe dovuto sparare se fosse stato fisicamente aggredito o se avesse ravvisato un pericolo per la propria incolumità. Altrimenti avrebbe dovuto difendersi "con un altro mezzo idoneo". Magari un coltello. Oppure un cacciavite, come il ladro. O ancora, per essere sicuro che la legittima difesa non fosse troppo eccessiva avrebbe potuto usare un bastone.
Lo scenario, lo ripetiamo, è un anziano di 81anni contro un malvivente armato di 31 anni.

Certo, a mente fredda, la soluzione migliore sarebbe stata questa: l'anziano scopre il ladro, gli apre la porta di casa, gli indica dov'è la cassaforte (con relativa combinazione) oppure dove nasconde soldi e oggetti in oro. Intanto che il ladro arraffa tutto, lui prepara il caffè. Quando il malvivente ha finito, si siedono al tavolo, bevono il loro caffè e poi si congedano. L'anziano non solo ringrazia il ladro, ma si scusa pure, per essere arrivato un po' tardi ad aprirgli la porta.

Ora, però, accantoniamo l'ironia, perchè la vicenda ha avuto un epilogo tragico. Dopo sette mesi il ladro è morto (l'autopsia stabilirà le reali cause del decesso) e l'anziano potrebbe essere indagato per omicidio colposo o preterintenzionale. Il ladro è morto e l'anziano, secondo le leggi italiane, non avrebbe dovuto difendersi così tanto. Ma si sa, noi italiani, ogni tanto, tendiamo ad esagerare. Ci teniamo alla nostra vita e a quella dei nostri cari.

Andrea PESTONI (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

 

 

e-max.it: your social media marketing partner
Cookie Settings