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Sport 2017-18 - Giovedì, 28 Dicembre 2017 09:20

VOGHERA - La leggenda della Voghe tra applausi ed emozioni

gruppo libro voghe tnVOGHERA - Una vera e propria tempesta di emozioni per chi ha avuto modo di vivere l'epopea della Vogherese calcio. La presentazione del volume "La leggenda della Voghe" al Centro Sportivo Vogherese è stata anche l'occasione di rivivere, dalle voci e dai volti di tanti protagonisti di quelle annate, le imprese di una squadra entrata nel cuore di generazioni di vogheresi.

 

LA VOCE DEI PROTAGONISTI

 

E' stato Ferruccio Chiesa, memoria storica del calcio cittadino, a introdurre la serata: "Nel calcio si sono vissuti momenti bellissimi, ma anche cocenti delusioni, speriamo che il futuro possa riservare ancora le soddisfazioni di un tempo". E poi il via a tanti aneddoti, come quando l'Avc riuscì a portare a Voghera un giovanissimo Lucchetti, bomber indiscusso: "Lo trattammo col Pergocrema - ricorda Chiesa - allora rappresentato dal vicepresidente Mario Macalli, in seguito presidente della Lega Pro per tanti anni. Arrivò da noi insieme al centrocampista Mizzotti, e dopo alcune stagioni da protagonista passò al Legnano. Eravamo stati fra i primi a realizzare una plus valenza nel calcio: arrivato da noi per 7 milioni e mezzo di vecchie lire, Maurizio passò ai lilla per ... 220 milioni". La parola a Lucky, accolto dagli applausi dei tifosi presenti: "Arrivai da voi dopo alcuni mesi passati in una squadra in Sicilia, ma non ero riuscito ad ambientarmi. A Voghera ho trovato una famiglia, col ragionier Chiesa e tanti altri dirigenti di allora: e poi un pubblico che sapeva trascinarti....Senza nulla togliere a chi ha giocato prima e dopo, la nostra fu la Voghe più forte, con mister Massei e il presidentissimo Lavezzari". Davide Seveso, 9 stagioni in rossonero, ancora oggi è conosciuto come “il capitano” : "Ricordo un Voghera-Pro Sesto in C2: dopo pochi minuti rimanemmo in 9 per due espulsioni... 1 a 0 per la Pro Sesto, a quel punto dico al loro capitano: "Non venite più nella nostra area...". Vincemmo 2 a 1: questo per ricordare la voglia e la determinazione di quel gruppo". Claudio Lombardo arrivò nella squadra della sua città dopo essere stato titolare nella Primavera dell'Inter: "Allora c'erano giocatori veramente forti, da ragazzo alle prime armi mi facevo una domanda: come fanno a giocare "solo" in C2? Per me erano da serie superiori... Anni belli e ambiente ottimo". Mister Antonio Sala, protagonista di tre ottime annate con promozione in C2 nel ’95-96: "Sarò sempre grato alla Voghe, al presidente Gastaldi, a Chiesa e a tutti i dirigenti e giocatori di quegli anni: la mia carriera è iniziata qui, c'erano tutte le condizioni per far bene". Ricordi e aneddoti che risalgono anche agli anni Sessanta. Così Aldo Piccinini, ala sinistra tutto pepe: "Venivo da Cornale in bicicletta per gli allenamenti, ero un ragazzino: arrivavo al campo che il riscaldamento era già fatto. Ma che giocatori anche in quegli anni: giocare e allenarsi con gente come Bottani, Ajelli, Fiammengo (mancato proprio qualche settimana fa), e tanti altri per me era il massimo. Vestire quella maglia mi dava tantissimo, responsabilità ma anche un orgoglio immenso". Fra i tanti ex Voghe in sala c'erano anche Lino Riccardi, direttore sportivo della Voghe che vinse il campionato di D nel ’92-93 ("Il nostro era un gruppo vero, guidato da un condottiero come Giuliano Ciravegna"), il portiere Della Vecchia ("Ero la riserva di Gianmario Rama, un grande professionista: quella squadra la porto nel cuore"), Giuseppe Frassone ("Sono fra i ... meno giovani, la Voghe è una fede per tutti noi"). L'assessore allo sport Gianfranco Geremondia ha ricordato la sua lunga militanza nelle file dirigenziali del club ("La nostra città a livello calcistico è sempre stata tenuta in grande considerazione, per una passione inestinguibile"): la serata (cui ha dato il suo contributo anche il giornalista e commentatore televisivo Luigi Furini) è stata condotta da Giorgio Macellari, patron della casa editrice Primula che ha dato alle stampe il libro di Alessandro Disperati e Carlo Gobbi, con il materiale fotografico fornito da Roberto "Macho" Barbieri.

Alessandro QUAGLINI

 

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