STRADELLA- Kokaj inventa e Marcolin para tutto, l'Apos si gode la prima vittoria

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STRADELLA  - L’Apos Stradella conquista il primo successo in campionato, in casa contro la Volante Roncaro, che vale una boccata d’ossigeno fondamentale. Decisiva una rete spettacolare di Kokaj, conservata dalle parate strepitose di Marcolin, che ha anche neutralizzato un calcio di rigore di Scotti. “Questa vittoria ci serviva per sbloccarci – spiega il tecnico dell’Apos Popi Castellazzi- e i ragazzi se la meritano per l’impegno e la dedizione che hanno sempre dimostrato”.

"UN SUCCESSO CHE CI DA' SERENITA' " La vittoria di misura con il Roncaro è stata molto sofferta, anche per la consistenza dell’avversario:” Il Roncaro è una buonissima squadra, piena di individualità di valore. Siamo stati bravi a lottare e tutti si sono sacrificati , con una partita attenta. Voglio anche fare i complimenti al nostro portiere Marcolin, che è stato straordinario. Ha fatto tre parate da categoria superiore ed è stato bravissimo anche nel respingere il rigore, che lui stesso aveva causato con un’uscita un po’ avventata. Marcolin è stato superlativo e restando in tema di singoli, voglio anche elogiare Kokaj. Sono contentissimo per lui, ha fatto un gol eccezionale con un tiro sotto l’incrocio e da interno di centrocampo, ci sta dando quantità e qualità”, afferma Castellazzi. Ora per i gialloneri, in calendario c’è il derby in casa del Bressana guidato dallo stradellino Carlo Truffi. La prima vittoria e il fatto di aver abbandonato l’ultimo posto in classifica danno fiducia all’Apos:” Sicuramente questa vittoria ci ha dato serenità, ma devo dire che abbiamo sempre lavorato con la giusta tranquillità, grazie alla società che ci è sempre stata vicina. Qui all’Apos remiamo tutti dalla stessa parte e c’è grande unità di intenti. Considero il Bressana una delle due-tre squadre più forti di questo girone, hanno tanti giocatori di altissimo livello e possono cambiare anche vari assetti . Sarà una partita bella da giocare, e dovremo prepararla molto bene. Sicuramente non ci difenderemo a oltranza, anche perché non fa parte della nostra mentalità”.

ALESSANDRO QUAGLINI