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Sport 2016-17 - Venerdì, 05 Maggio 2017 07:54

INTERVISTA ESCLUSIVA - Perinetti: "Pensiamo ai playoff, poi voglio una grande Voghe al Parisi"

perinettiVOGHERA - Tutta la dirigenza del Voghera è concentrata sui playoff. I programmi futuri vengono per ora accantonati, cosi come le voci di un possibile acquisto del titolo sportivo del Lomellina, società di Eccellenza.

 

ORA PENSIAMO SOLO AI PLAYOFF

 

Giulio Perinetti, patron del club rossonero, mette a tacere le indiscrezioni trapelate e rivolge la sua attenzione soltanto sui playoff e l’impegno di domenica a Bastida: “Sinceramente non abbiamo pensato ad acquisire il titolo sportivo del Lomellina. Siamo tutti concentrati sui playoff, dove c’è la volontà di far bene. Spero che i ragazzi mi dimostrino in questi playoff cosa sanno fare e che durante la stagione, hanno fatto vedere solo a sprazzi”. L’unica concessione sul futuro societario del presidente Perinetti è incentrata sulla conferma di voler rinforzare la struttura dirigenziale del club: “Stiamo lavorando per diventare più forti e ambiziosi  e saremmo felici se anche qualche vogherese volesse entrare nella nostra società. Il nostro intento è di far tornare entusiasmo ai nostri tifosi e a tutto l’ambiente”.

 

L’ANNO PROSSIMO VOGLIAMO IL PARISI

 

Come già era stato esposto nella conferenza stampa della scorsa settimana, il Voghera indica come priorità per la prossima stagione la volontà di poter giocare le gare casalinghe allo stadio Parisi:” Presto ci muoveremo ufficialmente con l’OltrepoVoghera per chiedere di giocare al Parisi in alternanza con loro. Siamo disposti a fare la nostra parte nelle spese di manutenzione del campo e a mettere a disposizione una persona che possa seguire e sistemare il terreno di gioco. Non vedo difficoltà nel trovare un accordo”.

 

UNA SFIDA DECISIVA ANCHE PER IL FUTURO DEI GIOCATORI

 

L’attualità per i rossoneri è rappresentata dal big match di domenica a Bastida, in cui il Voghera sarà obbligato a vincere per passare al turno successivo dei playoff. Perinetti si aspetta una squadra combattiva e determinata:” Mi piacerebbe rivedere il Voghera del primo tempo col Locate, una squadra convincente che abbiamo visto solo a tratti quest’anno. Vorrei che i giocatori domenica vadano in campo con la voglia di dimostrarmi che non ci siamo sbagliati a puntare su di loro nella costruzione della squadra. Come potenzialità, sono sempre convinto che la nostra squadra non sia seconda a nessuno, nemmeno al Robbio. Qualcosa non ha funzionato nel nostro cammino, in particolare si è notato come raramente abbiamo giocato di squadra. Più spesso ognuno ha giocato per se stesso, pensando al proprio orticello. In questi playoff, mi aspetto un segnale forte da parte di tutti. Anche da questi playoff, dipenderà la conferma per la prossima stagione, anche se, per come sono fatto io, li confermerei tutti. Sono un presidente che si affeziona molto umanamente ai ragazzi, ma poi è chiaro che le decisioni le prenderemo collegialmente con gli altri dirigenti”.


Presidente, domenica troverete mister Pagano come avversario. In questi due anni, alla guida del Bastida, è sempre arrivato davanti al Voghera in campionato e viene sempre osannato dagli ultras per i suoi trascorsi con la Voghe. Lei che l’ha avuto anche al Nord Voghera, non ha mai pensato di affidargli la panchina rossonera?


“So che è un beniamino degli ultras e Alessandro è anche un mio amico. Se dipendesse da me, lo porterei ad allenare qui, ma la società non sono solo io. C’è sempre un consiglio direttivo deputato a prendere le decisioni”.

Vuole replicare alle accuse di Seveso verso la società?

"Preferisco non rilasciare commenti su questo tema. Preferisco lasciar tranquilla la squadra e il mister in vista dei playoff".


Presidente si sente di dire qualcosa ai tifosi?


“Ho letto il loro comunicato e capisco benissimo la loro incazzatura. Quest’anno anch’io son tornato a casa tante volte incazzato alla domenica. Posso assicurare che la loro voglia di vincere è anche quella della società. Mi auguro che domenica vengano in tanti a Bastida per sostenerci e fare il dodicesimo uomo”.

Alessandro QUAGLINI

 

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