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Sport 2014-15 - Sabato, 11 Ottobre 2014 09:02

VOGHERA - Due "vogheresi" si sfidano in serie B

Domani Sannino contro Mangiasannino-e-colloca-2 tn

VOGHERA Domenica alle 12,30 allo stadio Cibali-Massimino di Catania andrà in scena la sfida tra gli etnei padroni di casa e i galletti del Bari. Dando uno sguardo ai due nocchieri di Catania e Bari, si possono cogliere sfumature vogheresi.

ENTRAMBI SONO PASSATI DA VIA FACCHINETTI - Giuseppe Sannino e Devis Mangia, infatti,  sono transitati da Voghera nel loro percorso professionale, trovando nella piazza vogherese un trampolino di lancio. Sannino , ancora oggi , rappresenta un beniamino per gli appassionati di calcio vogheresi. Coloro che hanno avuto la fortuna di vederlo all’opera con scarpette e calzoncini lo descrivono come un giocatore estroso, amante del dribbling e della giocata di classe.  Arrivò in rossonero dal Trento e vesti’ la casacca della Voghe per tre stagioni in serie C , dal ’79 all’82, componendo un tridente di assoluta qualità con Colloca e Lucchetti.   Tornò poi alla Voghe nell’85, per un altro anno dove deliziò di nuovo la platea di via Facchinetti. Da Voghera, Sannino , nativo di Ottaviano (Napoli), iniziò anche la carriera di allenatore nel settore giovanile. Per due anni, dal ’90 al ’92, guidò la formazione degli allievi regionali, per poi spiccare il volo. Il suo carattere tosto e il suo carisma lo hanno portato a vincere numerose sfide nella sua carriera di tecnico.  Gli allori si sprecano, dal campionato vinto con il Sud Tirol, ,dove conquistò la promozione nei professionisti,  fino ai successi di Lecco e Pergocrema (doppia promozione in C1).  La straordinaria esperienza a Varese lo ha portato nella storia del club biancorosso e nel cuori dei tifosi varesini, che ricorderanno per sempre la cavalcata con mister Sannino, dalla Seconda Divisione alle porte della serie A (semifinale playoff persa con il Padova). Le imprese varesine hanno spalancato a Sannino le porte della serie A, vissuta prima a Siena, con una salvezza brillante, quindi a Palermo e Chievo. Dopo la parentesi di un anno alla guida del Watford (serie B inglese, club di proprietà della famiglia Pozzo) e le dimissioni arrivate a fine agosto (con la squadra che stazionava nelle zone alte della classifica) , ecco la chiamata del Catania, dove ha preso il posto di Maurizio Pellegrino. Toccherà a Sannino risollevare i rossazzurri, ancora alle prese con la depressione post retrocessione e protagonisti di un avvio di campionato un po’ balbettante.  Il suo carattere forte si intravedeva già ai tempi in cui allenava le squadre  giovanili rossonere quando si rivolse in modo deciso ai genitori dei ragazzi, “invitandoli” a non salire sul pullman per le trasferte insieme ai figli. Se Sannino si può considerare un vogherese acquisito, ben diversa la parabola di Devis Mangia, che approdò a Voghera nel ’99-2000, alla guida della squadra giovanissimi regionali. Mangia arrivava dall’Enotria (società milanese molto apprezzata per la sua tradizione nel calcio giovanile)   e passò  in rossonero grazie ad  Ottorino Piotti, che ai tempi svolgeva il ruolo di direttore sportivo del club di via Facchinetti.  Dopo una sola stagione, il tecnico di Cernusco sul Naviglio, lasciò Voghera per trasferirsi a Meda e dare il via ad una lunga gavetta che lo ha poi portato ai massimi livelli del calcio italiano.  Al pari di Sannino, Mangia ha frequentato le panchine di Varese e Palermo, toccando con mano l’esuberanza del patron Zamparini,  e nel suo curriculum  può vantare anche un ‘esperienza sulla panchina della Nazionale Under 21 azzurra, con cui raggiunse la finale nell’Europeo del 2013 in Israele, persa con la Spagna.  La parentesi a La Spezia nella passata stagione ha fatto da preludio alla chiamata estiva del Bari, con cui ha avviato un nuovo ambizioso progetto, assieme al presidente Paparesta e al direttore sportivo Antonelli.  Sannino più motivatore, Mangia più attento alle dinamiche tattiche, ma entrambi ottimi allenatori, che hanno vissuto una lunga e formativa gavetta sui campi di provincia.  Un percorso tortuoso , ma gratificante, che ha avuto Voghera  come tappa di partenza per entrambi . Ecco perché il Catania-Bari di domenica parlerà un po’ vogherese.

Alessandro QUAGLINI (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

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