BATTUTI I MIGLIORI INDIVIDUALISTI ITALIANI - Al torneo hanno preso parte 16 fra i migliori individualisti italiani: tra loro, data l’assenza (giustificata da un infortunio) del big Mirko Savoretti, gli organizzatori hanno voluto inserire il giovanissimo Andrea Brandolini (17 anni, oltrepadano, ma tesserato per la società Ariberto di Como), il quale non ha affatto sfigurato, strappando una serie di convinti applausi al competente pubblico degli appassionati. Stupenda, in ogni caso, la prestazione del vincitore Roberto Antonini: una vittoria, la sua, frutto soprattutto di classe innata, tenacia, freschezza atletica e mentale. In estrema sintesi, si può dire che il campione milanese abbia giocato “più libero” mentalmente rispetto ad altri campioni. La differenza, soprattutto in finale, l’ha fatta con alcune bocciate precise e spettacolari. Si è dovuto accontentare del secondo posto il grande Gianluca Formicone, neo/acquisto della società “Pinetina” di Roma: comunque, almeno nel gioco a punto, si è mostrato davvero asfissiante, producendo una serie di accosti millimetrici. Nella finalissima, però, Formicone ha avuto qualche battuta a vuoto in quello che è forse il suo unico punto più debole (se vogliamo cercare il classico pelo nell'uovo), ossia la bocciata di volo. Menzione di merito a Giovanni Scicchitano (alfiere della società Monastier, del comitato di Treviso), che ha ceduto a Formicone in semifinale per un paio di errori nel tiro e per alcune carambole avverse. Sul terzo gradino del podio è salito anche Pasquale D’Alterio (anch’egli tesserato per la società Monastier), autore di una prova maiuscola e per certi versi sfortunata. Lo spettacolo complessivo, di alto livello sotto il profilo tecnico, non ha deluso le attese degli appassionati, che hanno gremito la bella struttura del Dopo Lavoro Ferroviario, dotata di tribuna e di corsie di gioco con assi laterali trasparenti. La manifestazione è stata ben diretta da Roberto Vilmercati, assistito dallo staff tecnico e arbitrale del locale comitato.