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Sport 2010-11 - Sabato, 04 Dicembre 2010 15:04

VOGHERA - Mercuri: "Difficile prendere il Mantova, ma non impossibile"

MERCURI (click to enlarge)Domani l'esordio del centrocampista


VOGHERA In casa rossonera è stato il giorno di Luca Mercuri, centrocampista classe '82 ex Renate e prima San Donato e Pontisola in Eccellenza dopo otto anni di vivaio Inter (da non confondersi con l'omonimo Stefano, ex Pro Belvedere Vercelli).

 

 

Il primo allenamento al Vanoni agli ordini di mister Giacomotti, in cui ha mostrato subito un piglio deciso e la personalità tipica dei giocatori con mentalità vincente  e quindi le prime parole da rossonero. “Quando ho incontrato Donato, con cui avevo parlato dopo la seconda giornata di campionato -spiega il centrocampista- ci siamo accordati subito. Conosco la piazza di Voghera, dove da  avversario non ho mai vinto, e ricordo con piacere lo stadio e il calore dei tifosi: questi aspetti rappresentano certamente uno stimolo in più al momento di scegliere una nuova squadra”.  

In estate sei passato al Seregno, neopromosso in D, dopo due stagione ad ottimi livelli con la casacca del Renate. Cosa non ha funzionato a Seregno? “Come ho detto anche a mister Giacomotti nel colloquio che abbiamo avuto, mi ritengo uno svincolato, i tre mesi a Seregno sinceramente non li voglio nemmeno considerare. Non sono stato trattato da professionista, anche se penso di essermi sempre comportato in modo impeccabile, e non ho condiviso la gestione societaria del club. Ad un certo punto, io e altri cinque miei compagni,  siamo stati accantonati, per motivi economici, questa almeno è stata la spiegazione del presidente. Io credo che ci fossero anche  delle motivazioni tecnico-tattiche da parte dell'allenatore , con cui non c'era un grande feeling, alla base della scelta. Comunque non ci voglio più pensare, Seregno è il passato,è una storia chiusa,  ora voglio concentrarmi su questa avventura, che si preannuncia molto entusiasmante a Voghera”.  

Il Voghera, in rosa, può contare su due fior di centrocampisti come Piazza e D'Amico, pensi che non ci saranno problemi di convivenza tattica?
“Io personalmente sono un centrocampista che ama giocare la palla, distribuire palloni e muoversi nell'arco della linea mediana, dando un contributo importante nella fase di interdizione. Pato ama spingersi di più in avanti e Piazza credo che si esprima al meglio dalla metacampo in su, quindi non vedo alcun tipo di problema. Sono stato accolto benissimo nel gruppo, dove già  conoscevo Farina (erano insieme a Renate, ndr) e  ora sono a disposizione del mister, ben sapendo che non sarà il mio innesto a cambiare volto alla squadra , ma voglio dare il mio aiuto  e assieme a tutti gli altri, portare più in alto possibile il Voghera”.  

Fisicamente come stai, sei pronto già per scendere in campo domenica? “Mi sono allenato con continuità a Seregno e ho saltato soltanto le ultime due partite, dove non sono stato convocato, nonostante avessi dato la mia piena disponibilità a giocare, quindi fisicamente sto bene. Ho consegnato la pratica di tesseramento questa mattina al dg Troiano, quindi anche a livello burocratico, non ci sono intoppi”.

Eri n forza al Seregno, squadra del girone A, ma sicuramente avrai seguito le vicende del raggruppamento B in cui si trova il Voghera. Pensi anche tu che il Mantova sia la superfavorita per la vittoria finale?
“Il Mantova è certamente la favorita, è una corazzata che certamente vuol tornare nelle categorie importanti, dove si trovava fino a poco tempo fa. Il nostro distacco è elevato, quindi vedo piuttosto difficile una rincorsa alla capolista, ma nel calcio non c'è nulla di scontato. Noi , come obiettivo realistico, possiamo centrare i playoff, come mi è successo negli ultimi due anni a Renate (nella prima stagione i nerazzurri centrarono l'accesso alle semifinali nazionali,ndr). Nel calcio le cose si costruiscono con calma e direi che un piazzamento playoff per noi sarebbe un buon risultato”. Luca ci confida un suo sogno, chissà che non possa realizzarsi proprio con la Voghe:”L'ho detto anche a Donato quando ci siamo incontrati: a questo punto della carriera, mi piacerebbe fermarmi nello stesso club per cinque-sei anni, instaurare un rapporto di fiducia reciproca con la società e l'intero ambiente,chissà che non possa succedere qui”.

 

Alessandro QUAGLINI

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