VOGHERA - Gli alunni della Provenzal premiati al Senato

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La targa dal Presidente Grasso

VOGHERA E' difficile capire, fra genitori e figli, chi fosse più emozionato. Non è cosa di tutti i giorni, anzi forse capiterà solo una volta nella vita, essere premiati al Senato della Repubblica come primi classificati di un importante progetto didattico.

UN PROGETTO CONTRO LA VIOLENZA - Il tema che gli alunni delle classi 5°A e 5°B del plesso Provenzal della scuola Dante hanno trattato non è solosempre di stretta attualità ma è anche una realtà delle nostre scuole e della vita quotidiana degli alunni di ogni età. "Vorrei una legge che... tuteli le vittime e condanni il bullo" è stato premiato dal Senato della Repubblica e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca come miglior progetto didattico in assoluto.

IL CONTENUTO DEL PROGETTO - Il lavoro si compone di un elaborato svolto in classe dagli alunni dalle classi quinta A e quinta B, che raccoglie, sotto forma di power point, molte foto e disegni dei bambini. I bambini delle due classi hanno svolto con le docenti un accurato lavoro preparatorio sul valore delle regole, delle leggi e sulla Costituzione (scritto e illustrato con disegni). Espone in sintesi il percorso didattico e riporta, puntualmente, le considerazioni e le proposte di legge dei bambini sia per approfondire le modalità di esame di una proposta di legge in Parlamento, sia per definire una modalità “democratica” e consentire così ai ragazzi di capire come si giunge all’approvazione del disegno di una legge. I ragazzi hanno così imparato a conoscere i soggetti principali dell’ordinamento costituzionale e hanno riflettuto sul metodo democratico. Il tema prescelto, riguarda l’importanza che la legge deve essere uguale per tutti e riporta puntualmente le considerazioni e le proposte di legge dei bambini. Sono state individuate e affrontate diverse tematiche legate alla violenza, al fenomeno del bullismo, all’uguaglianza, alla democrazia e alla Costituzione… Attraverso giochi, discussioni e ricerche gli alunni giungono alla conclusione che: "il bambino bullo” si comporta così perché è sempre alla ricerca disperata di attenzione