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Attualità - Mercoledì, 17 Gennaio 2024 14:18

VOGHERA - Uno sportello per aiutare i giovani in ambito sociale e lavorativo: ecco Hub-ility

tavernaVOGHERA  -  Una serie di azioni a favore di giovani in fascia d’età 16-34 anni con disabilità, in condizione di fragilità e a forte rischio di esclusione sociale, per migliorare e accrescere la loro occupabilità, occupazione e partecipazione.

 

I servizi dello sportello

Con questo piano di interventi è stato reso operativo lo sportello Hub-ility di Voghera, attivo il martedì dalle ore 13:00 alle ore 15:00 presso la sede ACLI, in via XX Settembre, 34.

L’attività dello sportello rientra nel progetto “Hub-ility Oltrepo’ Pavese” finanziato da Regione Lombardia nell’ambito dei progetti per l’inclusione attiva e integrazione socio-lavorativa delle persone con disabilità. Il progetto è stato presentato dall’Istituto Santa Chiara, ente capofila, in partenariato con il Piano di Zona dell’ambito territoriale Voghera e Comunità Montana Oltrepo’ Pavese, Piano di Zona dell'ambito territoriale Broni - Casteggio, Fondazione ENAIP, ACLI, CFP Padri Somaschi di Como.

Lo sportello Hub-ility si occupa di intercettare gli utenti e orientare loro alle diverse attività di progetto secondo due linee di intervento. La prima linea viene definita attraverso i laboratori per le abilità e la partecipazione attiva, oltre a percorsi di formazione, laboratori, tirocini di inclusione e inserimento lavorativo in “contesti protetti”. La seconda linea di intervento si concentra sui percorsi di orientamento ed empowerment volti a sostenere il giovane e la sua famiglia nelle scelte relative alla transizione dall’adolescenza all’età adulta.

L'assessore Taverna: si amplia la rete dei servizi sul territorio

“Attraverso la piena operatività dello sportello, si va a rafforzare la cooperazione strategica e operativa con la rete dei servizi che operano sul territorio – spiega l’assessore ai servizi sociali Federico Taverna -. Le linee di intervento attuate rappresentano un valido punto di partenza per il reinserimento lavorativo, al cospetto di un mercato più esigente, che richiede sempre più specifici corsi di formazione. Un plauso all’Istituto Santa Chiara per aver promosso questo progetto volto all’inclusione attiva, alla partecipazione sociale e all’integrazione socio-lavorativa delle persone con fragilità e disabilità”.

 

 

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