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Cronaca - Mercoledì, 04 Luglio 2018 13:33

CASTEGGIO - Indagine sui furti, altri 3 arresti. E si aggrava la posizione di Sozio

sozio2 tnCASTEGGIO - Questa mattina i carabinieri hanno tratto in arresto altre tre persone nell'ambito dell'inchiesta denominata "Vampiri", che riguarda ua serie di futi e ricettazioni messi a segno a Casteggio e nei paesi limitrofi. Nel frattempo si aggrava anche la posizione di Stefano Sozio, al quale è stata avanzata la proposta di revocare la licenza di orefice.

 

GLI ARRESTI

 

Questa mattina i militari della Compagnia Carabinieri di Stradella, sempre nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “Vampiri”, hanno dato esecuzione all’Ordinanza di misura Cautelare coercitiva personale, nei confronti di tre persone: M.S., 51 anni di Stradella, V.B., kosovaro domiciliato a Montichiari e F.L.M., 37enne di Milano. Nel corso della medesima attività investigativa, condotta dai Carabinieri di Stradella e dalla quale erano già scaturiti i 23 provvedimenti cautelari eseguiti lo scorso 18 giugno, sono stati acquisiti ulteriori e concordanti elementi di reità a carico degli odierni arrestati anche in ordine ad altri 6 furti in danno di abitazioni e ditte, perpetrati in modo continuativo tra il 4 e il 15 maggio 2017, in Senago (MI), Darfo Boario Terme (BS), Scandiano (RE) e Reggio Emilia. Durante le indagini, inoltre, si appurava che uno degli arrestati era solito conservare e occultare per la successiva rivendita ad altri individui la refurtiva asportata nei diversi obiettivi - in parte recuperata durante le perquisizioni domiciliari effettuate nel corso della precedente operazione -, consistente in televisori, smartphone, quadri, macchine fotografiche digitali, monili in oro, macchinari e attrezzature specializzate (rilevatori laser, smerigliatrici, trapani, ed altri utensili di valore), bici da corsa, veicoli e merce varia. Nel frattempo, gli investigatori di Stradella stanno proseguendo nelle attività per l’individuazione dei legittimi proprietari di tutta le refurtiva rinvenuta durante le citate perquisizioni domiciliari, di cui una buona parte è stata già riconosciuta dagli aventi diretto, ai quali sarà riconsegnata non appena saranno disposti i provvedimenti di dissequestro da parte della competente Autorità Giudiziaria. Contestualmente, è stata anche avanzata la proposta per revocare la licenza di orefice nei confronti di Stefano Sozio, tuttora ristretto presso il carcere di Pavia.

 

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