CASTEGGIO - “Niente capo o basista, l’uno capo di imputazione a carico del mio assistito è quello di ricettazione”. A parlare è l’avvocato del foro di Pavia Giuseppe Marchetti, legale difensore di Stefano Sozio, l’imprenditore casteggiano agli arresti nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria denominata “Vampiri”.
LE PRECISAZIONI DEL LEGALE
“Nei prossimi giorni cercherò di chiarire maggiormente la posizione del mio assistito che, secondo l’ordinanza, è relativa ad episodi accaduti da aprile a giugno del 2017. Il capo di imputazione è quello di ricettazione e non di furto o rapina. Stefano Sozio è titolare di un Compro oro ma non dell’Agenzia immobiliare, che è a capo di un altro imputato dell’inchiesta. Inoltre dimostreremo anche che non c’è stata nessuna commissione sui furti, nemmeno quelli delle biciclette”.