TORRAZZA COSTE - Il Pinot Nero protagonista al Vinitaly

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Collaborazione anche con lo Iulm

TORRAZZA COSTE - Le bollicine del Pinot Nero e la comunicazione. Saranno questi i due protagonisti dell'Oltrepo Pavese allo stand che verrà allestito in occasione della nuova edizione del Vinitaly di Verona.

L'ESPERIMENTO DEL NEUROMARKETING - Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese sarà protagonista a Vinitaly nel segno delle bollicine di Pinot nero e della comunicazione, in virtù di un’intesa con l’università IULM che per la prima volta parteciperà al salone veronese con il suo laboratorio di neuromarketing, coordinato dal professor Vincenzo Russo, monitorando con una strumentazione all’avanguardia le emozioni che dà un solo calice di vino e le reazioni del pubblico di fronte a bottiglie ed etichette. Un messaggio per il bere consapevole, ricordando che spumanti e vini sono soprattutto cultura. Ci sarà anche la Strada del Vino e dei Sapori dell'Oltrepò Pavese, che proporrà il racconto di un territorio accogliente. Da domenica 22 a mercoledì 25 marzo il Consorzio e le sue aziende aspettano professionisti e curiosi al salone di Verona. Il padiglione Lombardia (PalaExpo) sarà dedicato quest'anno alla memoria del grande Luigi Veronelli. Vinitaly è la principale manifestazione di riferimento del settore vinicolo, oltre 4 mila espositori, 155 mila visitatori, dei quali 56.000 esteri provenienti da 120 Paesi. Quattro giorni di grandi eventi, rassegne, degustazioni e workshop mirati all'incontro delle cantine espositrici con gli operatori del comparto, assieme ad un ricco programma convegnistico che affronta ed approfondisce i temi legati alla domanda ed offerta in Italia, Europa e nel resto del mondo.

IL PIANO DEL CONSORZIO A VINITALY - Il Consorzio punta su qualità, comunicazione e ricerca. A spiegarlo è il direttore, Emanuele Bottiroli: «Le nostre 1700 aziende vitivinicole rappresentano storia e qualità della prima area vitata di Lombardia. In Oltrepò nasce il 65% della regione che si appresta ad accogliere le delegazioni internazionali attese per Expo Milano 2015. Ci stiamo attrezzando per comunicarci meglio al mondo consumatore. La prestigiosa università IULM ci aiuterà notevolmente in questo senso, con strumenti e professionalità d’avanguardia. Avremo con noi un'equipe di giovani ricercatori, saranno monitorate le emozioni di chi degusta i vini di qualità dell'Oltrepò Pavese e analizzeremo le reazioni di sommelier, winelovers e gente comune di fronte alle nostre bottiglie e al loro abbigliaggio. Sarà l'inizio di una ricerca articolata per aiutarci ad affrontare i mercati mondiali con nuove consapevolezze di carattere scientifico». Non finisce qui. Il Consorzio scommette anche sul creare una filiera corta di competenze da mettere a disposizione del sistema impresa, dalle cooperative ai piccoli produttori. «Nei giorni scorsi è stato siglato un accordo fra Consorzio e Università di Pavia - spiega Bottiroli -. Avvieremo il nostro Ufficio Studi e Osservatorio Marketing consortile. Lo scopo è favorire competitività, internazionalizzazione e la creazione di reti per rafforzare il nostro posizionamento agendo con metodo e lungimiranza».

IL FUTURO HA UN CUORE ANTICO - La viticoltura nell’Oltrepò Pavese è antichissima e i primi documenti scritti risalgono a Plinio e a Strabone che nel 40 a.C., passando con una legione romana, scrisse «vino buono, popolo ospitale e botti in legno molto grandi». La missione del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese è tutelare e promuovere una delle prime cinque storiche Denominazioni d'Italia per numero di ettari vitati: 13mila 500. Sulle colline oltrepadane i vitigni più rappresentativi sono: Croatina, Barbera, Pinot nero, Riesling e Moscato. Il vino bandiera è il «Cruasé», marchio collettivo riservato ai soci che identifica le bollicine Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG rosé da uve Pinot nero; il vino della tradizione è il Bonarda, la cui produzione tocca i 20 milioni di bottiglie. Il bianco più caratteristico è il Riesling; il rosso più internazionale è il Pinot nero mentre quello dal nome più evocativo è il Buttafuoco. L’Oltrepò Pavese è la prima zona d’Italia e la terza area del mondo per la coltivazione di Pinot nero, forte di 3mila ettari in produzione.

LE AZIENDE NEL PADIGLIONE LOMBARDIA - Agnes Fratelli di Rovescala (C4), Anteo di Rocca de’ Giorgi (B4), Tenuta Fornace di Rovescala (A 4/5), Bisi di San Damiano al Colle (C5), Bosco Longhino di Santa Maria della Versa (D3), Ca’ del Gè di Montalto Pavese (B4), Ca’ Montebello di Cigognola (A4), Fiamberti Giulio di Canneto Pavese (B5), Gravanago di Fortunago (C3), Manuelina di Santa Maria della Versa (B2), Picchioni Andrea di Canneto Pavese (C4), Quaquarini Francesco di Canneto Pavese (D4/5), L’eleganza del vino di Montecalvo Versiggia (B3), Travaglino di Calvignano (D5), Verdi Paolo di Canneto Pavese (C4), Ballabio di Casteggio (B3), Ca’ di Frara di Mornico Losana (B2), Calatroni di Montecalvo Versiggia (B2), Cantine Montagna di Broni (B3), Castello di Luzzano di Rovescala (B4), Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese (B5/C5), Conte Vistarino di Pietra de’ Giorgi (A2), Distretto del vino di qualità (B2), Finigeto di Montalto Pavese (B2), Gazzotti Giovanni di Montecalvo Versiggia (C3), Giorgi di Canneto Pavese (B2), Isimbarda di Santa Giuletta (B2), La Travaglina di Santa Giuletta (A4), Maxi Data di Casteggio (A5), Mazzolino di Corvino San Quirico (C3), Terre d’Oltrepo di Casteggio (D4), Vanzini di San Damiano al Colle (A3), Losito e Guarini di Lentate sul Seveso (C2), Monteverdi Vini di Borgo San Giovanni (C4), Decordi del Borgo Imperiale di Motta Baluffi (D2).

LE AZIENDE FUORI DAL PADIGLIONE LOMBARDIA - Alziati Annibale Pad. 11 Stand E5-G6-21, Cantina Storica di Montù Beccaria Pad. 8 Stand L2, Dal Verme Camillo e Filippo Pad. 8 Stand B8-C9, Fattoria Olmo Antico Pad. 6 Stand E2, Frecciarossa Pad. 7 Stand C5, Le Fracce Pad. 7 Stand B6, Monsupello Pad. 7 Stand B1, Piccolo Bacco dei Quaroni Pad. 12 Stand A5-D6-32 e Torrevilla Pad. 9 Stand E15.