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Cultura - Giovedì, 29 Gennaio 2015 09:52

VOGHERA - Shoah, l'intervento del Presidente del Consiglio

affronti tnDobbiamo tenere viva la memoria

VOGHERA - Il Presidente del Consiglio Comunale di Voghera, Nicola Affronti, è intervenuto in occasione del Giorno della Memoria. Ecco le sue riflessioni.

QUEL GIORNO DI DIECI ANNI FA - Ieri la memoria è tornata a quel giorno di 10 anni fa in cui accompagnai come presidente dell' associazione degli ex vincitori, i ragazzi del concorso "il tempo della Storia" a visitare il campo di concentramento di Auschwitz e quello di sterminio li vicino, Birkenau. Ne uscimmo provati e sconvolti davanti a tanta brutalità perpetuata da esseri umani su altri esseri umani. Oggi, 27 gennaio è il giorno in cui 70 anni fa furono abbattuti da parte dei soldati dell'Unione Sovietica i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. In questa data si celebra il “Giorno della Memoria”, istituito, in Italia, con la legge 211 del 20 luglio 2000. La Repubblica italiana, infatti, riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", per ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati (art.1). Al di là di ogni facile retorica, credo che l'elemento più importante sia la memoria. Abbiamo il dovere, attraverso iniziative nella società civile e nella scuola, di tenere "vive" quelle giornate tragiche che rappresentano una delle pagine più buie della nostra storia. Abbiamo il dovere noi, nuove generazioni, di non dimenticare la Storia e, soprattutto, fare in modo che non si ripeta più... Anche se purtroppo le minacce degli estremisti religiosi in medio oriente e non solo non ci fanno dormire sonni tranquilli. Il 27 gennaio, però deve rappresentare anche un elemento di speranza e di fiducia. Quel giorno i deportati nei campi di concentramento tornarono ad essere uomini e donne liberi.

Nicola Affronti

 

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