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Cronaca - Mercoledì, 12 Settembre 2018 16:28

CASEI GEROLA - Cambio medico, cinque paesi nel caos: la protesta dei pazienti

medico 8 800x450CASEI GEROLA -  Cambia il medico di base ed i pazienti di cinque paesi sono in ginocchio tra ritardi, disservizi, bucrocrazia e mancata organizzazione. Succede a Casei Gerola, Cornale, Bastida de Dossi, Silvano Pietra e Corana, dove in questi giorni si sta levando la protesta degli abitanti, soprattutto quelli anziani.

 

IL FATTO

 

Dal 1 settembre scorso il medico di base di questi paesi, la dottoressa Lucia Anna Bosco, ha terminato la sua attività ambulatoriale in questi paesi. Un fatto, questo, che gli Enti competenti conoscevano già da diverso tempo. Al posto della dottoressa Bosco è arrivato il dottor Francesco Luzzana, che ha iniziato nei giorni scorsi a conoscere i pazienti che erano in carico alla Bosco perchè le schede mediche di un dottore, per motivi di privacy, non possono essere trasmesse ad un altro.
Questo significa lunghe file negli ambulatori già nelle prime ore del mattino, con i pazienti, soprattutto quelli anziani, che hanno fatto sentire la loro protesta.

 

LE PROTESTE

 

"Ma possibile che per fare una ricetta bisogna inseguire il dottore per due giorni, ma allora gli enti preposti per organizzare la mancanza della dottoressa bosco in questi due mesi cosa hanno fatto? - si lamenta un paziente - Ieri pomeriggio ore 16.30 vado per far scrivere ricette mi trovo oltre 30 persone che aspettano anche loro per ricette, qualcuno mi dice domattina alle 9.30 il dottore e a Cornale. Questa mattina ore 9.30 sono a Cornale trovo dieci persone e tutti mi dicono che alle 11.30 il dottore si deve recare a Bastida. Penso un attimo e dico va be ore 9.40 sono a Bastida de dossi sono il primo non c e nessuno attendo solo due ore e allora mi posso fare scrivere ricetta personale. Il tempo passa arrivano le 11.30 nel frattempo un’ora prima ore 10.30 a Bastida cominciano ad arrivare persone del paese, anziani bambini ed incomincia a riempirsi. E’ mezzogiorno ed il dottore non è ancora arrivato. A questo punto la rabbia mi assale e comincio a telefonare agli enti preposti per lamentarmi di come e possibile che nel 2018 non sono capaci ad organizzare un cambio medico per circa 1500 persone. Mi auguro che questa situzione venga risolta al più presto perché siamo davvero disperati".

 

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